Profughi irreperibili. Appena arrivati in paese e subito andati via per destinazioni ignote.
A Rionero Sannitico si ripete quanto già avvenuto nelle scorse settimane a Schiavi di Abruzzo.
E il ripetersi di questi episodi conferma che tutta la gestione dei profughi, in Abruzzo come in Molise, non ha nulla a che vedere con l’accoglienza e solidarietà, ma si tratta semplicemente di una grande macchina da soldi. Business.
Un arguto “collega” scrive su un blog: «In Abruzzo attualmente sono presenti 1.003 richiedenti asilo (circa 200 nel Vastese tra Lentella, Palmoli, Carunchio, Schiavi d’Abruzzo e San Salvo), circa l’1% del totale. Dietro la nostra regione ci sono Basilicata (990), Trentino Alto Adige (847) e Valle d’Aosta (629)».
E titola “…l’Abruzzo tra le ultime in Italia per numero di profughi ospitati”.
Conti alla mano risulta essere vero. Ciò che viene omesso, però, è che dei TRECENTO ospiti attualmente presenti in tutta la provincia di Chieti, ben DUECENTO sono parcheggiati nel Vastese (Alto e Medio). Circa il 70 per cento del totale? Giusto? E di questi duecento, bel 77 sono stati deportati a Schiavi. Cioè il 33 per cento. Giusto?
Come mai negli altri CENTO comuni della provincia di Chieti non li accolgono?
Francesco Bottone
effebottone@gmail.com