AGNONE. In quell’ospedale, il ‘San Francesco Caracciolo’, che l’inetta classe politica regionale sta pian piano smantellando, ha mosso i primi passi. Un figlio dell’alto Molise diventato luminare della chirurgia, che negli anni ottanta svolgeva le sue prime guardie mediche a servizio dell’utenza del territorio. Nato 64 anni fa a Vastogirardi, oggi Franco Ionna è il primario del reparto di Chirurgia maxillo-facciale e otorinolaringogliatra del “Pascale” di Napoli dove ieri l’altro, nella sala operatoria numero 3, sono arrivati colleghi statunitensi, cinesi e tedeschi per seguire il primo corso teorico pratico di elettrochemioterapia per i tumori testa collo di cui la struttura partenopea è riferimento europeo.
Ionna, con la sua equipe composta da una decina tra chirurghi, oncologi medici, anestesisti e infermieri, ha eseguito tre interventi di elettrochemioterapia, l’asportazione della lingua più un linfonodo sentinella, nonché operato un paziente per una recidiva di cancro alla parotide con salvataggio del nervo facciale. Il tutto mentre i colleghi provenienti dalle altre nazioni entusiasti giravano video, prendevano appunti e scattavano foto. Legatissimo alla sua terra natia, dove spesso rientra per riabbracciare i tre fratelli artigiani e la sorella casalinga, Ionna non è nuovo a simili imprese. Solo una settimana fa, in Colombia, ha operato con il robot da Vinci due pazienti con la tecnica, da lui inventata, dello svuotamento del collo per il trattamento delle metastasi latero cervicali.
Amante del ciclismo, che spesso e volentieri pratica nel verde incontaminato dell’alto Molise, Ionna, tra le tante cose è autore di oltre 120 pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali. Allievo di un certo Umberto Veronesi all’Istituto tumori di Milano dove approdò dopo la parentesi agnonese, il professore – chirurgo di Vastogirardi è di uno di quelli che si è fatto da solo partendo dalla gavetta. Un cervello made in Italy ammirato e invidiatoci in ogni angolo del globo. “Persona umile, affabile e soprattutto con una grande umanità” è così che lo ricordano gli infermieri in pensione del reparto di Chirurgia del Caracciolo, Mirella Melloni, Lucio Fiadino e Rosa Amicone .“Sapere che oggi il dottor Ionna, ci piace chiamarlo ancora così, è una eccellenza a livello mondiale, ci riempie di orgoglio per averlo conosciuto agli inizi della sua carriera” ammettono contestualmente. Tanti i ricordi lasciati nella struttura altomolisana dove era grande amico degli autisti e dipendenti della portineria, Alfonso Del Papa, Alfredo Iaciancio, Enea Giuliani, Dante D’Arcangelo. “Il dottor Ionna non era solo un professionista validissimo, ma anche una persona simpatica e gioviale che sapeva strapparti un sorriso nei momenti difficili durante le lunghe notte lavorative. Di lui – dicono Iaciancio e Del Papa – conserviamo una immagine di uomo sincero”. Tra le tante amicizie che conserva gelosamente nel cuore dell’Alto Molise, quella con l’imprenditore Nicola Bucci che di lui conosce praticamente vita, morte e miracoli. Proveniente da una famiglia di artigiani di cui è va fiero, Ionna continua a girare il mondo e svolgere congressi nelle vesti di presidente, moderatore e relatore. Dal ‘Caracciolo’ al ghota della chirurgia mondiale, signori e signore a voi il professor Franco Ionna da Vastogirardi.