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  • Schiavi al voto, Troiano con il vento in poppa della Lega: «Siamo l’alternativa credibile»

    SCHIAVI DI ABRUZZO – Riceviamo dal candidato consigliere della lista “Schiavi di Abruzzo nel cuore”, Carlo Troiano, e pubblichiamo il seguente MESSAGGIO ELETTORALE.

    E’ stato per oltre venti anni il braccio destro di Piluso, onnipresente, d’inverno e d’estate, il vero e unico braccio operativo dell’amministrazione comunale di Schiavi. Messo alla porta dallo stesso sindaco per dissapori in merito al centro profughi, ha avuto il coraggio e la determinazione di ripartire, di schierarsi contro l’antico alleato, di sfidare il leader indiscusso, e di concedere alla cittadinanza di Schiavi una alternativa credibile. A prescindere da come andranno le cose dentro la cabina elettorale è sicuramente lui, Carlo Troiano, il vincitore morale di questa tornata elettorale per le amministrative di Schiavi. L’ex assessore comunale ha rotto con il sindaco Luciano Piluso, non è certo una novità, per la questione profughi. Sin dall’inizio Troiano si è schierato contro la decisione del sindaco e della sua ossequiosa e obbediente maggioranza, di accettare, senza muovere un dito, l’apertura di un centro di accoglienza sul monte Pizzuto a Schiavi di Abruzzo. Troiano lo disse sin dall’inizio, l’apertura del centro profughi avrebbe spaccato il paese, creato tensione e fatto allontanare i tanti schiavesi residenti a Roma. Per aver osato pensare e dichiarare qualcosa di diverso rispetto al leader indiscusso, Troiano venne defenestrato, estromesso dalla Giunta, colpevole di aver pensato con la sua testa. Troiano, pur senza la carica di assessore, è rimasto a disposizione del paese, ha continuato a lavorare come e forse più di prima. Lo si ricorda addirittura alla guida del mezzo della nettezza urbana a lavorare gomito a gomito con il personale che coordinava da assessore. Oppure impegnato sulla ruspa d’inverno, con metri di neve, a liberare strade e frazioni isolate. Tutto gratis ovviamente, senza alcuna indennità né rimborsi, per il senso di dovere che lo lega al suo paese. Piano piano Troiano è riuscito a tessere una rete di contatti anche con la politica regionale, dimostrando ancora una volta indipendenza e capacità politica, pratica e strategica. E’ nota la sua adesione alla Lega Abruzzo, già nei mesi scorsi, e la sua vicinanza all’attuale assessore regionale Nicola Campitelli. «Perché avere un contatto che conta in Regione, con un assessore regionale, soprattutto della Lega, può rappresentare una opportunità per questo territorio montano dimenticato dalle precedenti amministrazioni regionali» spiega lo stesso Troiano ai suoi elettori. E proprio in occasione delle ultime elezioni regionali Troiano ha mandato un segnale chiaro all’indirizzo di Piluso, riuscendo a portare in dote alla Lega, risultato il primo partito a Schiavi per la prima volta nella storia, un risultato dieci volte maggiore rispetto alla lista spalleggiata dal sindaco uscente Piluso. La matematica e la politica non sempre coincidono, ma il segnale è stato davvero forte e indicativo di un cambiamento che è nell’aria. Troiano sta facendo la sua campagna elettorale, contro un sindaco che da trent’anni amministra il potere. Un confronto non certo alla pari, ma da quello che si sente la forbice si assottiglia, perché Troiano veleggia con il vento in poppa della Lega, mentre Piluso non ha più un partito di riferimento alle spalle. E Troiano ci crede: «Il cambiamento è possibile, basta volerlo».

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