AGNONE. “Se la Regione Molise continuerà ad essere sorda alle esigenze del territorio non tutelando il diritto alla salute, come purtroppo accade, prenderemo in seria considerazione la possibilità di passare con l’Abruzzo”.
Cova la rabbia dei cittadini e si allarga il fronte secessione nei territori della diocesi di Trivento. In un incontro avuto ieri sera nella sala consiliare del Comune di Agnone, che come tema aveva le proposte da portare in IV Commissione sanità (si riunirà domani a Campobasso, ndr) sul futuro dell’ospedale San Francesco Caracciolo di Agnone, i sindaci di Trivento, Domenico Santorelli (nella foto con Domenico Di Lisa)
e di Montefalcone nel Sannio, Gigino D’Angelo, hanno caldeggiato la possibilità di un referendum pro secessione. A supportare il disegno anche l’assessore all’Agricoltura del Comune di Agnone, Daniele Saia e il responsabile della pastorale sanitaria della diocesi di Trivento, don Francesco Martino.
“Purtroppo il nuovo piano sanitario – la sintesi del sacerdote – oltre a trasformare il Caracciolo in un ospedale di comunità non garantisce un servizio di elisoccorso per i casi urgenti, quello che fa, al contrario, la Regione Abruzzo”.