«Situazione allarmante in Sevel, questo viene fuori da indiscrezioni arrivate nel corso della giornata di ieri. Si paventa un periodo di poche giornate di lavoro per tutto il mese di luglio. Questo si ripercuote fortemente anche nell’indotto, già gravato dalle maggiori spese da sostenere per la produzione, per via degli aumenti delle materie prime insieme ai forti rincari delle bollette. Se Sevel non lavora si innesca un effetto domino sulle altre aziende collegate. Le forti preoccupazioni sul futuro costringono le aziende al ristagno della produzione e di conseguenza a rivedere tutto al ribasso, soprattutto sulla manodopera che potrebbe ancora vedersi ridotta».
Così Emanuele Cimone, sindacalista di Agnone, che commenta l’allarmante situazione che si registra in Sevel per via dei continui fermi di produzione, per le più disparate cause, anche se ufficialmente si tratta di carenza di componenti che impediscono l’assemblaggio dei pezzi. Dopo un giugno a singhiozzo, con continui fermi, il mese di luglio, da indiscrezioni aziendali di cui Cimone è evidentemente a conoscenza, si prospetta un luglio durante il quale la produzione di fatto sarà prossima allo zero, con i lavoratori lasciati a casa quasi tutto il mese. Una situazione che Cimone definisce «allarmante» appunto, perché crea, a cascata, pesanti e negative ripercussioni sulle altre aziende dell’indotto Sevel.
«La nostra apprensione sul futuro della Sevel, – riprende Cimone – mai come questa volta, va affrontata chiedendo spiegazioni: se realmente il problema resta solo il microchip che non arriva oppure se è legato a cambiamenti di programma dalla stessa Sevel».
Mancato approvvigionamento di materiali e componenti o, piuttosto, una volontà “politica” dell’azienda di delocalizzare? Questa è la domanda che traspare dalle preoccupate dichiarazioni di Cimone. E proprio la politica aziendale sarà argomento di discussione del terzo congresso della Uilm Chieti Pescara che si svolgerà nella giornata di martedì 21 giugno presso la sala eventi Agorà a Piazzano di Atessa alla presenza di tutti i massimi esponenti sindacali territoriali e del dirigente nazionale Uilm, Rocco Palombella.