Il Comitato per la Legislazione della Regione Abruzzo, presieduto da Carla Mannetti, si è riunito nel pomeriggio di ieri per continuare il ciclo di ascolti del territorio, al fine di monitorare lo stato di attuazione della legge regionale avente ad oggetto “Misure urgenti per contrastare lo spopolamento dei piccoli comuni di montagna”.

Sono intervenuti Lorenzo Berardinetti, presidente Uncem Abruzzo e Luigi Fasciani, sindaco di Molina Aterno e vice presidente Uncem nazionale. Ha partecipato ai lavori il sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale d’Abruzzo, Daniele D’Amario e la vice presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Marianna Scoccia, sindaco del Comune di Prezza.

«La nostra montagna ha bisogno di interventi strutturali e non solo di incentivi temporanei», ha spiegato il presidente Uncem Abruzzo, Lorenzo Berardinetti. «Abbiamo evidenziato la necessità di maggiori servizi sanitari di prossimità e di un sistema di trasporti più efficiente per connettere i nostri borghi».

«Gli incentivi alle nascite e alle residenze – ha commentato la presidente Mannetti – sono una base di partenza, ma c’è ancora molto da fare. La governance per le aree interne non è univoca, a volte si registrano iniziative duplicate, e dall’ascolto dei sindaci sono emerse criticità per la carenza di servizi sanitari di base e nei trasporti pubblici. Tra le proposte che abbiamo raccolto: nuovi strumenti da inserire nella norma per attrarre giovani coppie, fiscalità di vantaggio e condizioni agevolate per il riscaldamento, oltre alla ricostituzione delle Comunità montane come organismi di riferimento, e misure specifiche per i borghi da 1 a 150 abitanti».

Specificità condivisa da Marianna Scoccia che ha sottolineato come sia «necessario fare in modo che i nuovi residenti restino stabilmente nei territori considerato l’alto indice di mortalità, che si registra di anno in anno, a cui non corrisponde la certezza della natalità». Le istanze e le criticità raccolte, saranno condensate in un documento finale, che sarà reso pubblico, e che certificherà lo “stato di salute” dell’attuale normativa sulla montagna in Abruzzo.