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  • Stop a video durante concerto di Enzo Avitabile, Odg del Molise: “Episodio grave”

    L’Ordine dei giornalisti del Molise prende posizione su quanto accaduto venerdì sera al teatro Italo Argentino durante il concerto di Enzo Avitabile. Il cantante durante lo spettacolo pagato con soldi pubblici ha di fatto stoppato il nostro direttore di testata reo di svolgere il suo lavoro di giornalista.

    “Caduta di stile o scarsa conoscenza delle più elementari norme del diritto di cronaca? E’ accaduto venerdi al musicista Enzo Avitabile ad Agnone nel corso del concerto prima previsto all’aperto in piazza del Popolo e poi tenuto al Teatro Argentino. L’evento, sponsorizzato da ‘Montagna Molise’, era a titolo gratuito. E’ stato impedito a un giornalista, interrompendo in maniera clamorosa l’esibizione, di documentare l’evento con delle riprese. Il cantante dal palco ha di fatto intimato di sospendere la riprese altrimenti “la chiudiamo qua”. Non solo alcuni addetti al servizio hanno persino allontanato il giornalista, regolarmente accreditato, da sotto il palco e vietato a un’altra giornalista di entrare in teatro. Un episodio grave e di mancanza di rispetto nei confronti della stampa. Per giunta occorre ricordare che nel protocollo predisposto dall’Associazione italiana organizzatori e produttori spettacoli di musica dal vivo prevede: “Le registrazioni per il cosiddetto “diritto di cronaca” si intendono limitate nel tempo massimo complessivo di 3 minuti”. Sicuramente un comportamento inaccettabile. L’Ordine dei Giornalisti del Molise esprime solidarietà ai due colleghi che di fatto non hanno potuto esercitare il diritto di cronaca”. La nota a firma di Enzo Cimino, presidente dell’Odg Molise.

    “Peccato che la sensibilità dimostrata da Enzo Cimino non è stata evidenziata dagli organizzatori e dal primo cittadino di Agnone presenti all’evento e, quindi, probabilmente in linea con Avitabile. Al tempo stesso registro come la prima persona a darmi solidarietà per quanto accaduto è stato il consigliere comunale Mario Petrecca” dichiara Maurizio d’Ottavio, direttore responsabile de l’Eco online.

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