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  • «Superata capacità produttiva», Sevel fugge in Polonia. Marcozzi: «Perché non assumere in Abruzzo?»

    ATESSA – «Lo spostamento della produzione di grandi furgoni da parte di Groupe PSA dallo stabilimento Sevel di Atessa a quello di Gliwice in Polonia è una notizia molto preoccupante. Soprattutto rimango allibita dalla motivazione data dal gruppo, che parla di “superata capacità produttiva”. Eravamo tristemente abituati ad ascoltare il ritornello delle grandi aziende che giustificano le delocalizzazioni con una mancanza di lavoro. Qui ci troviamo esattamente nel caso opposto eppure la musica non cambia. A questo punto non riesco a comprendere cosa debbano fare in più i lavoratori per evitare di vivere ancora situazioni simili».

    È questo il commento del capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi in merito alla decisione presa da Groupe Spa di spostare in Polonia parte della produzione fino al 2021. «La domanda – prosegue – sorge spontanea: perché non allargare la produzione in Abruzzo e assumere nuovo personale, soddisfacendo così l’aumento della domanda? Siamo in presenza di uno stabilimento e di lavoratori che rappresentano un’eccellenza assoluta e riconosciuta in maniera unanime nel loro settore. Dovrebbero essere premiati per le loro qualità e per l’attenzione con cui svolgono ogni giorno le proprie mansioni. Invece sono costretti a subire una beffa come questa».

    «Non posso che esprimere loro – conclude – tutto il mio sostegno dal momento che in questi anni, con grandi sacrifici, si sono dimostrati all’altezza delle richieste dell’azienda. Mi aspetto che il governo regionale e il Presidente Marsilio prendano una posizione netta e facciano ogni tipo di azione possibile per preservare il futuro dello stabilimento. In cima alle nostre priorità ci sono e sempre ci saranno i lavoratori e le loro famiglie e meritano di essere difesi in ogni sede».

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