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  • Tentata truffa ad anziani spacciandosi per Carabinieri, denunciate due ventenni incensurate del Napoletano

    I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile – Aliquota Operativa della Compagnia Carabinieri di Penne, nel corso di predisposti servizi di controllo del territorio, hanno deferito in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria due ragazze incensurate della Provincia di Napoli per “Tentata truffa aggravata commessa ai danni di 4 anziani, due residenti a Penne e due a Spoltore (PE).

    Nella mattinata, i militari dell’Aliquota Operativa durante un servizio finalizzato alla prevenzione dei reati in Penne (PE) notavano nei pressi di alcuni esercizi commerciali l’autovettura SMARTW0 di colore nero con due ragazze a bordo. Il veicolo risultava già segnalato perché in uso a persone dedite alla consumazione di reati. Pertanto, i militari operanti decidevano di monitorare il predetto veicolo al fine di prevenire la commissione di reati da parte degli occupanti.

    Dopo circa un’ora di monitoraggio, allorquando l’autovettura si stava allontanando dal comune di Penne, procedevano al controllo accertando che gli occupanti erano due ragazze di 20 anni, incensurate, residenti nella provincia di Napoli. Nell’ispezionare i cellulari a loro in uso si appurava che vi era una terza persona al momento non ancora identificata che aveva contattato quattro anziani, due residenti a Penne e due a Spoltore, al fine di consumare una truffa. Il modus operandi è sempre lo stesso, l’interlocutore, che si qualifica come Carabiniere, chiama la persona anziane è riferisce che il nipote è rimasto coinvolto in un incidente stradale e chiede dei soldi per la sua liberazione. Il compito delle due ragazze era quello di recarsi presso le abitazioni delle persone anziane per ritirare i soldi e/o i monili in oro.

    Il tempestivo intervento dei militari operanti impediva alle predette di recarsi presso le abitazioni delle persone anziane tutte in età avanzata. Un’anziana che non aveva denaro contante aveva già preparato circa 200 grammi di oro da consegnare ai malfattori.

    L’attività investigativa è coordinata dalla Procura della Repubblica di Pescara prosegue al fine di addivenire all’identificazione di altre persone coinvolte nelle predette attività illecite.

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