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  • Trasporto dializzati, Di Nucci: «Con la Snai attiviamo il taxi della solidarietà»

    L’Asrem taglia e il Comune è costretto a metterci una pezza. Sembra essere questa la dinamica che si registra in Alto Molise, dove l’azienda sanitaria, appunto, ha annunciato di voler sopprimere un altro servizio all’utenza, quello del trasporto dei dializzati presso l’apposito reparto del “Caracciolo”. Una questione sollevata in anteprima su queste colonne che sta infiammando ora il dibattito pubblico e politico.

    Nei giorni scorsi si è affrontato il problema, grazie al consigliere regionale Greco, nell’ambito dei lavori del tavolo Covid e sempre su iniziativa del pentastellato è stata presentata una mozione che mira a scongiurare la soppressione dell’importante servizio di accompagnamento. Una mozione, quella di Greco, fatta propria e condivisa, nonché votata, dall’intero Consiglio regionale, all’unanimità. Mentre i tempi stringono, perché la soppressione del servizio è stata prevista con decorrenza primo febbraio, interviene pubblicamente sulla delicata vicenda il vicesindaco di Agnone e assessore alla Sanità, Giovanni Di Nucci.

    «Il taglio del servizio trasporto dializzati all’ospedale “Caracciolo” rappresenterebbe un grave problema in virtù delle obiettive difficoltà che i pazienti dell’Alto Molise riscontrerebbero, soprattutto nel corso del lungo periodo invernale. – spiega il medico ospedaliero prestato alla politica amministrativa di Agnone – Il diritto alla salute è uno dei più importanti sanciti dalla nostra Costituzione e per questo vanno garantiti servizi efficaci, a maggior ragione perché il “Caracciolo” è l’unico plesso ospedaliero delle nostre zone montuose».

    Torna a ribadire dunque, il ruolo strategico dell’ospedale cittadino, il vicesindaco Di Nucci, che, occorre ricordarlo, è stato classificato come ospedale di area disagiata, anche se questa enunciazione è rimasta solo sulla carta. Di Nucci approva e sposa anche la mozione proposta dal consigliere Greco in Consiglio regionale: «Approvo la mozione delle minoranze in merito alla tutela del servizio trasporti e la convergenza all’unanimità del Consiglio regionale sul tema. Ci auguriamo che dall’approvazione seguano le misure necessarie per salvare l’importante servizio sanitario».

    Il timore dell’assessore Di Nucci è che anche in questo caso l’impegno dell’intero Consiglio regionale resti un mero esercizio retorico, una enunciazione appunto, al quale non seguirà nulla di concreto. E forse temendo e intravedendo questo esito, ecco che il vicesindaco delinea anche una sorta di piano “B”. «Nel caso in cui il problema non dovesse risolversi tramite l’impegno regionale, – spiega infatti Di Nucci in chiusura – sul nostro tavolo è allo studio anche l’uso dei fondi Snai, cioè della strategia nazionale per le aree interne, proprio per attivare un servizio di taxi della solidarietà, in modo da aiutare tutti i cittadini bisognosi a raggiungere più agevolmente l’ospedale e gli altri servizi per la salute».

    Francesco Bottone

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