(ANSA) – CAMPOBASSO, 27 NOV – C’è quella di un’anziana donna molisana tra le tre morti sospette – due delle quali in Sicilia – legate alla somministrazione di dosi dei due lotti del vaccino antinfluenzale FLUAD il cui utilizzo è stato oggi bloccato dall’Agenzia italiana del farmaco. Tra gli accertamenti in atto quello sul decesso qualche giorno fa, nell’ospedale di Termoli, di una donna ricoverata per sospetta meningite e che dall’anamnesi risulta aver fatto il vaccino.
Azienda Sanitaria -“Confermo che c’è stato un decesso di una 79enne all’ospedale di Termoli ricoverata per meningite o sospetta meningite e che dall’anamnesi risulta avesse fatto il vaccino”. È quanto dice all’ANSA il dg dell’azienda sanitaria regionale del Molise (Asrem), Mauro Pirazzoli, a proposito del decesso di una donna che aveva fatto il vaccino antinfluenzale. “Ovviamente statisticamente la cosa è possibile, da un punto di vista pratico assai improbabile. Però non si può escludere e quindi bisognerà attendere sviluppi e accertamenti”.
Figlio donna morta – “Ho chiesto la cartella clinica all’ospedale San Timoteo e non avrò i documenti prima di 2 settimane. Preferisco attendere le carte e poi parlerò”. Lo ha detto il figlio di Rosa Zara, di 79 anni di San Felice del Molise (Campobasso), la donna deceduta lo scorso 18 novembre nell’ospedale di Termoli a seguito di una degenza breve, di circa 2 giorni. Secondo quanto si è appreso, la vicenda è seguita da un legale di fiducia della famiglia della donna. Il figlio preferisce il silenzio in attesa di conoscere il contenuto della cartella clinica per capire cosa sia effettivamente accaduto. A suo avviso la madre non sarebbe stata affetta da meningite, diagnosi finale che compare invece nelle carte del decesso.
Ospedale molisano avvertì ministero – Dall’ospedale di Termoli, il San Timoteo, sarebbe stata effettuata una segnalazione al ministero competente circa i possibili effetti del vaccino antinfluenzale sul quadro clinico dell’anziana, già affetta da patologie mediche da diverso tempo, deceduta il 18 novembre scorso. Questo quanto si è potuto apprendere in ambienti sanitari in merito al caso sospetto molisano sulla vicenda vaccini. Nei giorni precedenti al ricovero in ospedale, dove è arrivata il 16 novembre scorso già in gravi condizioni, la pensionata – secondo le stesse fonti – avrebbe effettuato il vaccino antinfluenzale. Le sue condizioni, nell’arco di poco tempo si sono aggravate fino al trasferimento nel presidio sanitario della città dove è rimasta solo 2 giorni. I medici ospedalieri, subito dopo il suo arrivo, le avevano effettuato una serie di terapie e contattato il reparto di malattie infettive del Cardarelli di Campobasso dove si stava valutando il trasferimento per una presunta meningite. Il ricovero al Cardarelli non è stato poi condotto a causa del decesso della donna.