Indaffarati a convocare consigli straordinari per dispensare onorificenze o presentare progetti prototipi la cui accettazione è di là da venire, l’amministrazione comunale di Agnone dimentica l’ospedale cittadino ‘San Francesco Caracciolo’.
Perché dopo la firma del commissario ad acta alla Sanità regionale, Paolo Di Laura Frattura sul decreto numero 21, “Adozione programmi operativi” del 4 giugno che di fatto spazza via l’ospedale di Agnone con la chiusura entro dicembre del 2014 delle sale operatorie di Chirurgia, del laboratorio Analisi e della farmacia ospedaliera, nonché davanti la porcata andata in scena ieri a Campobasso con l’accordo bipartisan (hanno votato contro solo i grillini) sui piani operativi, non abbiamo alcuna traccia della giunta Carosella, la quale ha preferito rimanere muta davanti tante nefandezze.
Si è parlato di giunta e maggioranza ma è il caso di estendere il discorso all’intero consiglio. Perché se è vero che non si conoscono le intenzioni della maggioranza, lo stesso dicasi per i due gruppi di opposizione sempre più annacquati e conniventi con chi guida (pro tempore) palazzo San Francesco.
Insomma, ad Agnone l’elettroencefalogramma risulta ultrapiatto e non si aspetta altro che venerare il morto. A questo punto sarebbe anche il caso di chiedersi che fine hanno fatto i vari comitati civici, che fine hanno fatto le forze imprenditoriali ed economiche, soprattutto che fine hanno fatto i cittadini sempre più assopiti dinanzi a quello definito un omicidio del territorio.
In un casuale incontro avuto stamattina in Comune, il sindaco Michele Carosella, ancora una volta, ci ha ribadito di aver ricevuto rassicurazioni da parte del governatore Frattura. L’occasione è stata quella dell’assemblea regionale del Pd tenutasi ieri sera a Campobasso. Con Carosella, nel capoluogo di regione, erano presenti anche il vice sindaco, Maurizio Cacciavillani e l’assessore Marco Mendozzi.
Come già scritto in precedenza siamo abituati a leggere documenti e non credere più alle favolette, in particolare quelle raccontate dai politici. E i documenti, o meglio il decreto numero 21 firmato da Frattura il 4 giugno, per l’ospedale Caracciolo non ammette scampo.
Nel frattempo da Termoli ribalza la notizia che l’avvocato agnonese Franco Cianci sarebbe pronto a presentare l’ennesimo ricorso al Tar Molise, tuttavia attende un cenno da parte dell’amministrazione comunale.
Intanto domani a Roma la vergognosa proposta firmata bipartisan dal consiglio regionale sui piani operativi atterrerà sul tavolo Massicci. La speranza è che venga repentinamente bocciata.
di Maurizio d’Ottavio
ps. il sindaco Michele Carosella ci ha annunciato che a breve sarà inoltrato agli organi di stampa un comunicato sulla presa di posizione in merito alle vicende del Caracciolo. Attendiamo fiduciosi.