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  • Viadotto “Remo Sammartino”, quando il ‘Gruppo 38’ non voleva la sua nascita

    AGNONE – Il viadotto “Verrino”, principale porta d’ingresso ad Agnone, sarà intitolato al compianto senatore Dc, Remo Sammartino. A distanza di 13 anni dalla sua scomparsa (14 giugno 2006, ndr), arriva il riconoscimento al politico agnonese che volle fortemente l’infrastruttura realizzata a cavallo degli anni ’70 e ’80 per togliere dall’isolamento le popolazione dell’Alto Molise. Più volte deputato e senatore del Parlamento italiano, Sammartino è stato sottosegretario ai Trasporti e all’Aviazione Civile nel primo governo di coalizione del 1968 e nel 1974 fu eletto presidente dell’VIII commissione legislativa del Senato (Lavori Pubblici e Trasporti).

    L’importante opera viaria all’epoca della progettazione fu pesantemente criticata dalla sinistra locale ed in particolare dal ‘Gruppo 38’ che non ne condivideva i benefici. Gli appartenenti di quella sinistra definirono l’opera un inutile sperpero di soldi e su “Piazza del Tomolo” la ribattezzarono con il dispregiativo di “Ponte della salsiccia”. “Nacque tra una disinvolta gazzarra sessantottesca che andava gridando: qua ci vogliono le industrie, non i viadotti” scriveva Sammartino nel suo libro intitolato ‘Il Molise dalla ricostruzione allo sviluppo’ riferendosi a quanto accadeva all’epoca dei fatti. “Mai mi sono vergognato di essere del mio paese come allora, quando, percorrendo il Molise vedevo con gioia sorgere questo tipo di infrastrutture – alle quali io stesso avevo dato tutto quanto ogni eletto del popolo ha il dovere di dare – e dal mio paese arrivava l’eco della contestazione alla nascita di uguali strumenti di progresso. Il viadotto – prosegue Sammartino nel suo scritto – della lunghezza di poco più di un chilometro, assorbe ben otto chilometri di curve a stretto giro, in discesa e in salita. Alla fine tutti ne videro l’utilità e batterono le mano”.

    Oggi lo stato di salute del ponte versa in condizioni pietose soprattutto per quanto concerne la pavimentazione dilaniata da buche e avvallamenti. A breve dovrebbe partire i nuovi lavori per un importo di circa 800 mila euro che garantiranno il rifacimento di giunti, tappetino di asfalto drenante e nuovi canali per la raccolta delle acque piovane. Oltre al viadotto “Verrino”, al senatore Sammartino va l’intuizione e il  merito di aver saputo drenare le risorse necessarie per la realizzazione di un’altra infrastruttura vitale come quella del viadotto “Sente – Longo”, anello di congiunzione tra i centri dell’Alto Molise e del Vastese. Oggi quel segmento viario, opera ingegneristica di elevato spessore, nonché tra i più imponenti in Europa, è stato chiuso causa la torsione di un pilone. A riguardo, il governo centrale, dopo numerose pressioni, ha stanziato due milioni di euro che serviranno a sanare il problema. Tuttavia le nuove opere restano al palo tra l’indignazione generale alla quale si unirebbe quella del senatore agnonese al quale non resta che l’intitolazione del viadotto Verrino.

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