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  • Volley, chi ricorda Boban Kovač? Oggi è il nuovo ct della nazionale maschile turca

    Era la stagione 2002-2003, quando l’Asp Agnone, in piena lotta salvezza nel campionato di Serie A2, mise a segno un acquisto destinato a far parlare l’Italia pallavolistica: l’arrivo di Slobodan Kovač. Non un giocatore qualunque, ma un fuoriclasse del panorama internazionale, fresco di medaglia d’oro olimpica con la Jugoslavia a Sydney 2000 e già bronzo ad Atlanta ’96. Un’operazione che, per un piccolo centro come Agnone, assunse i contorni di vero e proprio effetto mediatico.

    Kovač giunse in Molise a campionato in corso, accolto da una tifoseria appassionata e da una società guidata dall’allora presidente Franco De Simone. Il suo impatto fu immediato: talento cristallino, carisma, esperienza da vendere. Boban non ci mise molto a conquistare il cuore dei tifosi altomolisani, diventando in poche settimane l’idolo.

    Ma nonostante l’apporto tecnico e l’innesto di un campione del suo calibro, il sogno salvezza sfumò sul filo di lana. La squadra guidata da Rodovan Malević – subentrato a Massimo Monfreda – lottò con coraggio fino all’ultima giornata, ma retrocesse in B1 per appena tre punti. Una beffa amarissima, che nulla toglie alla portata simbolica di quel colpo di merato che ancora oggi viene ricordato con orgoglio nella città delle campane.

    Oggi, a oltre vent’anni di distanza, Boban Kovač torna a far parlare di sé. È notizia di queste ore che l’ex schiacciatore serbo, oggi 58enne e affermato allenatore, è stato nominato nuovo commissario tecnico della nazionale maschile turca. La firma sul contratto è stata posta presso l’ufficio federale di Istanbul, alla presenza del vicepresidente della TVF Semih Oktay, responsabile delle squadre nazionali.

    Un nuovo capitolo per Kovač, che prosegue la sua brillante carriera da tecnico dopo aver già guidato club e nazionali di alto profilo. E per Agnone, l’orgoglio di aver scritto – seppur per un attimo – una pagina indimenticabile della sua storia sportiva.

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