“Cittadini, lavoratori! Sciopero generale contro l’occupazione tedesca, contro la guerra fascista, per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine. Come a Genova e Torino, ponete i tedeschi di fronte al dilemma: arrendersi o perire.”
Con queste parole, su Radio Milano Liberata, Sandro Pertini proclamò lo sciopero generale in opposizione all’occupazione nazifascista. La proclama arrivò proprio il 25 aprile 1945, giornata simbolo della Liberazione italiana dagli immani orrori perpetrati dalle truppe filonaziste e filofasciste. Oggi, 76 anni dopo, l’Italia è ancora un Paese che crede nei valori democratici, nel rispetto delle libertà altrui e nel rispetto del pensiero altrui. Nonostante alti e bassi e nonostante rigurgiti anti-democratici, progressivamente nel corso degli anni, il nostro Stivale è riuscito a difendere i diritti civili e sociali e garantirne di nuovi sulla scia dell’ondata di democratizzazione che ha coinvolto gran parte del globo. Gli incredibili sforzi di tante e tanti partigiani, di tante e tanti ribelli che lottarono per un Bene Superiore, quanto democratico tanto libero, sono stati ripagati. Dobbiamo loro un sentito ringraziamento per aver avuto la grinta e la volontà di dare la propria vita per un futuro migliore. Purtroppo, oggi, l’Italia, come molti altri Stati, non è completamente libera: ogni giorno è spinta e schiacciata da un temibile virus che ha ristretto il nostro raggio d’azione. A ricordarci la sua presenza, ogni giorno, il consueto bollettino sanitario che riporta la morte di persone Covid-positive. La lotta al Covid continua grazie all’aiuto di nuovi strumenti medici che la scienza ci ha messo disposizione, ma anche noi dobbiamo continuare a resistere quotidianamente rispettando tutte le norme di prevenzione.In questo modo, il prima possibile, potremo cantare tutti insieme un nuovo inno di Liberazione che segnerà la nostra rinascita dalla pandemia. Buona Festa della Liberazione a tutti con una sola parola d’ordine: resistere.
E’ il discorso del sindaco Daniele Saia durante la celebrazione del 25 Aprile tenuta in piazza Unità d’Italia dove, davanti il monumento ai Caduti, è stata depositata una corona di fiori in ricordo delle vittime di 76 anni fa.