La Polizia di Stato del Commissariato di Termoli, in raccordo con la Squadra Mobile di Campobasso e La Spezia, ha dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di un cittadino di nazionalità marocchina L. A., classe 1987, domiciliato a Termoli, pregiudicato e in possesso di regolare permesso di soggiorno, emessa dal G.I.P. del Tribunale della Spezia per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’operazione denominata in codice “Touran” veniva condotta dalla Squadra Mobile di La Spezia e coordinata dalla locale Procura della Repubblica e ha consentito di smantellare una consorteria di soggetti dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti.
L’attività di indagine avviata dopo una serie di arresti, denunce e piccoli sequestri di droga, riconducibili ad azioni di spaccio al dettaglio consumate giornalmente, a partire dall’estate del 2018, all’interno di aree boschive situate nelle prime periferie della città capoluogo ligure e nel comprensorio della Val di Magra, dove si sono progressivamente spostate le tradizionali piazze di spaccio.
Le attenzioni degli investigatori, partendo dallo spaccio al minuto gestito da cittadini marocchini, si concentravano su un “secondo livello”, individuando altri connazionali in grado di fungere da anello di congiunzione tra gli spacciatori al dettaglio e fornitori di più consistenti quantitativi di droga. Le indagini, effettuate ricorrendo sia a presidi tecnologici che alle tradizionali tecniche investigative, consentivano di ricostruire la “rete” dello spaccio, partendo da quello al dettaglio, individuando elementi di spessore intermedio fino a giungere all’arresto di due “corrieri”, colti nella flagranza del trasporto di ingenti quantitativi di droga, occultati all’interno di appositi vani, ricavati artatamente a bordo delle autovetture in uso agli stessi.
Lo stupefacente, una volta arrivato a La Spezia, veniva nascosto dagli indagati e sotterrato all’interno di barattoli stagni, in zone boschive impervie, situate nelle prime alture collinari sopra la città di Sarzana (SP), individuate dagli agenti della Squadra Mobile grazie a difficoltosi pedinamenti e prolungati servizi di appostamento nella vegetazione. Altri “imboschi”, ricavati sempre in zone di aperta campagna ma più vicini alla città, venivano invece utilizzati dagli indagati per nascondervi più piccoli quantitativi di droga, “appoggiati” per brevi periodi in luoghi considerati sicuri, prima di essere ceduti agli abituali clienti.
Numerosi i riscontri obiettivi effettuati dagli agenti della Squadra Mobile Spezzina, che ha sequestrato sia dosi di stupefacente appena cedute a clienti, che più importanti quantitativi nascosti negli “imboschi” oppure celati all’interno di appositi nascondigli ricavati sulle autovetture destinate al trasporto della droga.
Il gruppo criminale oggetto di indagine, che aveva la disponibilità di ogni tipo di sostanza stupefacente, ha continuato a porre in essere l’attività di spaccio anche dopo i numerosi sequestri ed arresti effettuati nel corso delle indagini, denotando una spiccata capacità a delinquere che ha reso necessaria l’emissione dei provvedimenti restrittivi eseguiti nella mattinata odierna.
Altre 5 persone, due italiani e tre marocchini, sono stati deferiti alla locale A.G. in stato di libertà, per concorso con gli altri nell’attività di spaccio e a loro carico, nella mattinata, venivano eseguite perquisizioni domiciliari delegate.
In precedenza, nell’ambito della medesima operazione di P.G., erano già stati tratti in arresto in flagranza di reato 7 cittadini marocchini mentre altri 6 erano già stati sottoposti alla misura cautelare del divieto di dimora nella provincia della Spezia.
Diverse decine gli acquirenti segnalati ai competenti uffici territoriali del governo, perché assuntori di stupefacenti.
Quasi 50.000 euro in contati, sequestrati perché provento di pregressa attività di spaccio.
Oltre 24 i chilogrammi di droga sequestrati: 12 kg di cocaina, altri 11 kg di hashish, più di 1 kg di eroina oltre che bilancini di precisione, materiale atto al confezionamento nonché quattro autovetture, tutte munite di doppi fondi, realizzati per trasportare la droga in sicurezza, dentro vani nascosti, apribili soltanto attraverso sofisticati meccanismi elettronici, non individuabili in caso di controlli di routine.
Il cittadino marocchino L.A. si era reso irreperibile dopo i primi consistenti sequestri di droga e si era rifugiato a Termoli dove è stato rintracciato ed arrestato. Condotto nel Carcere di Larino a disposizione dell’A.G. procedente.