AGNONE. Lorenzo Marcovecchio non chiude le porte alle quote rosa nell’esecutivo di Palazzo San Francesco, ma intanto tira avanti per la sua strada. Un problema, quello della mancata nomina in giunta di una donna, sollevato dal gruppo di minoranza Nuovo Sogno Agnonse all’indomani delle dimissioni dell’ex vice sindaco, Linda Marcovecchio e dell’assessore, Annalisa Melloni che nel frattempo hanno costituito il gruppo misto. Dopo il loro abbandono dall’esecutivo, il primo cittadino di Agnone ha provveduto a nominare una sola donna, Giovanna Gigliozzi decidendo di assegnare l’altra poltrona a Giuseppe Verdile in qualità di assessore esterno.
Secondo la minoranza si tratta di una violazione palese della Delrio che molto probabilmente spingerà i consiglieri Daniele Saia, Giuseppina Catauro e Luciana Sabelli, a ricorrere al Tar Molise nel momento in cui Marcovecchio non dovesse tornare sui passaggi fatti. Intanto, nelle ultime settimane a chiedere il rispetto della legge – che per i Comuni al di sopra dei 3mila abitanti prevede che nessuno dei due sessi venga rappresentato in misura inferiore al 40% – Giuditta Lembo, consigliera di Parità delle Province di Campobasso e Isernia. “Contrariamente ad individuare una ‘semplice bandierina’ – scrive il primo cittadino – la nostra scelta è ricaduta sul geometra Verdile. Questa decisione non è stata né casuale né dettata da opportunismi politici poiché il professionista intercettato è pratico delle tempistiche della pubblica amministrazione anche in considerazione del suo impegno part-time a Palazzo Berta. Al tempo stesso – prosegue Marcovecchio – per tentare di adempire alla normativa, l’attività di ricerca di un’altra donna, non si esaurisce, e prova ne è, che ho mantenuto per me tutte le deleghe”.
Insomma, il sindaco di Agnone non chiude alcuna porta al gentil sesso e contestualmente ribadisce gli sforzi fatti in passato affinché da evitare contestazioni di sorta. “Dopo i tentativi di riportare in giunta sia Melloni che Linda Marcovecchio, ho chiesto la disponibilità alla consigliera Gigliozzi che già in passato aveva ricoperto l’incarico assessorile. Stessa cosa ho fatto con la consigliera di maggioranza Annalisa Cellilli la quale, però, anche alla luce degli impegni familiari, sopraggiunti dopo la sua elezione, ha preferito rinunciare. A questo punto ho iniziato all’esterno la ricerca di quella figura che assicurasse il rispetto delle quote rosa, tuttavia ho registrato solo dinieghi. Inoltre va ricordato che lo statuto comunale consente di attingere all’esterno solo una figura”. Chissà se le giustificazioni sbandierate dal sindaco di Agnone accontenteranno il gruppo di minoranza, la Lembo e in qualche maniera potranno bypassare quanto stabilisce la legge. Intanto, proprio oggi, ricorre la festa delle donne…