Mentre è in atto una vera e propria guerra epidemiologica su scala globale contro quella che l’Oms ha definito una «pandemia» c’è qualcuno che non ha ancora capito che deve restare a casa per ridurre le possibilità di contagio e vorrebbe addirittura andare a caccia.
E per fare chiarezza sulla questione la direttrice del dipartimento Agricoltura della Regione Abruzzo, Elena Sico, è stata costretta a siglare una nota, datata 13 marzo 2020, avente per oggetto “Misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Nota esplicativa degli effetti del DPCM 9 marzo 2020 con riferimento alle attività faunistico-venatorie“.
«In ottemperanza a quanto previsto dal DPCM in oggetto, in merito alle attività faunistico-venatorie, si specifica quanto segue:
Caccia di selezione: l’attività di caccia di selezione non rientra tra le attività che giustifichino lo spostamento di persone, ai sensi del DPCM 9 marzo 2020, pertanto tale forma di caccia non potrà essere svolta fino a nuove disposizioni;
Censimenti: al pari della caccia di selezione , devono ritenersi sospesi per effetti del DPCM anche i censimenti faunistici agli ungulati previsti per le date del 27-28 e 29 marzo 2020;
Piani di controllo: l’art. 44 della L.R. 10/04 pone in capo della Polizia Provinciale in avvalimento alla Regione e delle Guardie Venatorie Provinciali, l’attuazione dei piani di controllo. I soggetti attuatori dei piani sono coadiuvati dai proprietari e conduttori di fondi. Tale attività è configurabile
come servizio pubblico che non pare essere sospeso dal DPCM del 9 marzo 2020, salvo diverso avviso dell’Ente Provincia. Al fine di contenere l’epidemia in corso nella regione Abruzzo si ritiene tuttavia necessario sospendere il piano di controllo fino al 3 aprile 2020».
La nota è stata trasmessa alla Polizia provincia e agli Ambiti territoriali di caccia dell’Abruzzo.