CAMPOBASSO. L’emergenza coronavirus in Molise va fronteggiata prima con il coinvolgimento delle strutture pubbliche, tra le quali Larino, Venafro e Agnone, dopodiché si potrà ricorrere a quelle private. E’ quanto ricorda Angelo Giustini, commissario ad Acata della sanità regionale, al governatore Donato Toma.
“In merito alle dichiarazioni rilasciate dal presidente della Regione Molise Donato Toma circa l’utilizzo delle strutture private per fronteggiare l’emergenza Coronavirus – scrive Giustini – preciso quanto segue: Il decreto operativo firmato dalla struttura commissariale durante l’emergenza redatto dal dottor Florenzano, e dalle dottoresse Scafarto e Gallo, è composto di 4 fasi operative. Nello stesso documento è ricompreso anche il coinvolgimento delle strutture private. E’ vero. Ma a differenza di quanto dichiarato dal presidente della Regione Molise, il principale coinvolgimento riguarda le strutture pubbliche. Poi quelle private. Così come previsto dal decreto Cura Italia.
Tengo a precisare che il sottoscritto, per ben cinque volte, da ultima la riunione di ieri mattina alle ore 12, ho sollecitato e richiesto di visionare la fase 4 che ancora non mi viene sottoposta. Il direttore generale Oreste Florenzano mi ha rassicurato affermando che la famosa fase 4 mi verrà presentata lunedì. Ad oggi l’Asrem – conclude Giustini – non ha ancora presentato a tutti i componenti dell’Unità di crisi il piano di emergenza che prevede, come da me individuato, il ricorso prima alle strutture pubbliche con il coinvolgimento di Larino, Venafro e, se nel caso, Agnone. Poi, in caso di necessità, i privati”.