AGNONE. L’Arma dei Carabinieri non dà notizia della vicenda verificatasi venerdì scorso ad Agnone e che ha visto, tra l’altro, protagonista un assessore regionale. I fatti parlano di controlli all’esterno di un capannone dove si sarebbe tenuta una riunione alla presenza di Vincenzo Niro componente della giunta Toma. In pieno lockdown, quindi incuranti delle limitazioni imposte dal governo centrale, almeno nove persone, tra cui almeno tre ex amministratori comunali, avrebbero di fatto formato un assembramento all’interno della struttura. A quanto pare non sarebbero state riscontrate le quattro motivazioni che in fatto di spostamenti parlano di comprovata esigenza lavorativa, assoluta urgenza, situazione di necessità o motivi di salute. Una circostanza che ha spinto gli uomini in divisa ad identificare i protagonisti e di conseguenza a sanzionarli. Tuttavia, contrariamente a quanto accaduto il primo maggio a Vastogirardi con i Carabinieri che diedero notizia di sette persone multate perché intente a gozzovigliare in un garage, questa volta non vi è alcuna traccia di comunicati ufficiali. Sicuramente si sarà trattato di una svista anche se i maligni sostengono che l’oscuramento della notizia da parte del comando provinciale di Isernia, sempre attento e puntuale a fornire informazioni ai cronisti, sarebbe riconducibile alla presenza di un politico. Se così fosse, ma nessuno intende crederci, saremo di fronte ad un fatto grave. A questo punto i vertici dell’Arma sono chiamati a fare chiarezza su un episodio dai contorni poco trasparenti. L’opinione pubblica attende fiduciosa. Nel frattempo la vicenda ha spinto il MoVimento 5 Stelle a presentare un’interrogazione urgente in Consiglio regionale.
Incontro tra ex amministratori e Niro, l’Arma “oscura” la notizia
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