Il gruppo di minoranza “Agnone Identità e Futuro” contesta la convalida dell’elezione del sindaco e dei consiglieri di maggioranza Michela Cerbaso e Giuseppina Catauro. In una nota, i consiglieri di opposizione Vincenzo Scarano e Franco Paoletti parlano di presunte irregolarità e incompatibilità, nel caso specifico di Cerbaso e Catauro, che potrebbero inficiare la loro candidabilità ed eleggibilità e, conseguentemente, invalidare la stessa eleggibilità del sindaco e degli altri consiglieri di maggioranza.
“Al fine di non sanare eventuali vizi afferenti la candidabilità e l’eleggibilità delle due consigliere della Lista Nuovo Sogno Agnonese – nonché l’eleggibilità del sindaco e degli altri consiglieri di maggioranza -, abbiamo votato contro l’eleggibilità delle stesse e ci sono astenuti dal convalidare l’elezione del sindaco e della maggioranza. Nello specifico – proseguono Scarano e Paoletti – è stata evidenziata l’esistenza di un potenziale conflitto di interessi in capo alle due consigliere perché ammesse a partecipare ai concorsi indetti dalla precedente amministrazione Marcovecchio (5 posti di lavoro a tempo indeterminato da impiegare nel Settore Tecnico, Primo settore, Amministrativi/Vigili Urbani del Comune) e si è peraltro rilevato che la madre di una delle due consigliere risulta responsabile del procedimento dei concorsi”.
Inoltre, alla consigliera Cerbaso – aggiungono – è stata contestata l’eleggibilità in considerazione del fatto che le è stata conferita la delega alla Gestione dei Fondi Europei, senza tenere conto che la madre della stessa è la responsabile del procedimento in alcuni progetti Por finanziati dalla Comunità Europea. Già nel corso della campagna elettorale il gruppo politico “Agnone Identità e Futuro” aveva sostenuto l’incandidabilità o, quantomeno, l’inopportunità della candidatura della Cerbaso poiché figlia del dirigente del Primo settore del Comune, responsabile degli Affari Generali, con funzioni di vice segretario generale, e dell’impiegato dell’Ufficio Affari Generali. All’esito delle osservazioni – sottolineano ancora Scarano e Paoletti – le consigliere Cerbaso e Catauro hanno manifestato l’intenzione di non partecipare ai concorsi per i quali avevano presentato domanda, di fatto riconoscendo la fondatezza delle contestazioni mosse nei loro confronti. Nessuna altra valida considerazione, invece, è stata rappresentata dal sindaco e dai consiglieri di maggioranza in merito alle critiche sollevate. Poiché nel corso di tutta la storia amministrativa del Comune di Agnone (almeno dal 1995 a oggi) non si sono mai verificate situazioni di tale rilevanza – concludono Scarano e Paoletti – ritenendo che le scelte operate dall’amministrazione Saia in merito agli incarichi amministrativi conferiti potrebbero creare situazioni di incompatibilità con le funzioni svolte dai parenti dei medesimi consiglieri-delegati che potrebbero, anche solo potenzialmente, e condizionarne l’imparzialità e la trasparenza nell’espletamento dei propri compiti nonché nuocere al prestigio dell’Ente; per escludere qualunque ed eventuale sanatoria, ci sono astenuti alla votazione per la convalida del sindaco e di alcuni consiglieri esprimendo voto contrario alla convalida dell’eleggibilità di Cerbaso e Catauro.