Ieri, domenica 13 giugno, alle ore 11, presso via Monsignor Bologna n. 15, si è svolta la cerimonia per l’intitolazione dell’Incubatore di Imprese ad Antonio Di Lallo. La cerimonia si è tenuta alla presenza del sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, dei soci e numerosi cittadini, riuniti nel commosso ricordo di Di Lallo.
L’intitolazione è stata fortemente voluta dall’Associazione “Solidea – amici di Antonio Di Lallo” e deliberata dall’Amministrazione comunale di Campobasso. Il presidente dell’Associazione, Giovanni Mancinone “Rivolgo i miei ringraziamenti ai presenti, alla famiglia, alle autorità, al sindaco che vincendo anche alcune timidezze iniziali, ha ritenuto di accogliere e far propria l’idea di intitolare l’incubatore ad Antonio. Oggi mi sento di esprimergli gratitudine e di sottolineare che questa scelta è un investimento che va nell’interesse della città, del bene comune, del dialogo e del ruolo che il comune capoluogo deve avere in un contesto di sviluppo ampio del territorio. L’incubatore deve avere questo segno. Luogo di incontro e di contaminazione”.
Antonio Di Lallo, scomparso prematuramente il 28 marzo 2018, all’età di 61 anni, è stato direttore del GAL Molise, dirigente del CNA, sindaco di Petrella Tifernina e per un breve periodo consigliere regionale. Di Lallo è rimasto nel cuore nei cuori di tanti cittadini molisani grazie alla sua capacità di mettere insieme le richieste dei territori e concretizzandoli in programma d’azione per lo sviluppo dell’economia locale. Nel corso della sua attività, tanti sindaci molisani, di ogni orientamento politico, hanno trovato in lui, un attento e valido professionista, sempre al servizio del bene comune e nelle sue qualità ideali, intellettuali e morali, un valore aggiunto determinante.
L’incubatore di imprese, creatura di Antonio di Lallo, ospitando ancora oggi attività cooperative e associative e lo stesso GAL, è struttura portante e pulsante delle attività di molti comuni molisani. Da oggi, avrà la funzione focale di continuare a disseminare l’eredità che Antonio Di Lallo ha lasciato alla comunità molisana: mettere al centro i temi, le idee, il prossimo e il bene comune. L’Associazione “Solidea – amici di Antonio Di Lallo”, vuole contribuire a contrastare le furbizie, i giochi di potere e gli interessi personali, che hanno portato la nostra regione ad un agonia demografica, lavorativa e sociale gravissima. A tale scopo, l’Associazione vuole lavorare per far capire a tutti e in particolare ai giovani che le idee finalizzate al bene comune sono più importanti di ogni interesse personale.
“A prescindere dalle convinzioni culturali e politiche di ognuno di noi, dico a tutti di non aver paura del confronto, di non aver paura di esprimere le proprie idee. Mi dite cosa significa affermare, come sento spesso e da ogni parte, non siamo apolitici….Essere di parte non è una brutta parola. Avere la capacità di aprirsi al confronto è una ricchezza. Antonio in questo senso fu un precursore. Anche il suo impegno in politica, nel CNA, l’esperienza di sindaco e il breve passaggio in consiglio regionale, sono un insegnamento per tutti. Generoso, affabile e determinato. Studioso capace di relazionarsi con il mondo. Come in politica anche da tifoso. Convinse Moratti allora presidente dell’Inter a donare un trattore per un villaggio del terzo mondo. Seppe costruire alleanze. I progetti europei, come sanno quelli che lavorano al GAL, che prevedono finanziamenti diretti, obbligano i proponenti ad avere almeno tre partner di tre nazioni diverse. Antonio era abilissimo. E negli ultimi anni, erano le organizzazioni degli altri paesi a cercare il Gal Molise” afferma il presidente Giovanni Mancinone nel ricordare Di Lallo.
Di Lallo è stato uomo lungimirante e precursore dell’Agricoltura sostenibile e della Green Energy, temi ora centrali nella programmazione europea e nel PNRR. “Ho trovato in rete alcuni indizzi riconducibili ad Antonio che risalgono al 2012 – afferma il presidente Mancinone – Antonio parlava di idrogeno quando nessuno lo faceva. Parlava di agricoltura sostenibile e sviluppo locale ma non come sciccheria, etichetta, medaglia da attaccare al petto, ma come convinto sostenitore del cambiamento, dello sviluppo sostenibile in un contesto rispettoso dell’ambiente. E oggi che fa l’Europa? Nel programma 2020-2027 viene riservata una quota importante del proprio bilancio proprio ai progetti finalizzati a produrre cambiamenti nella vita delle persone. Verranno spesi 1900 miliardi che, se ben utilizzati, possono cambiare l’Europa e anche la nostra economia regionale. E allora non vale la pena cimentarsi su queste questioni anziché disegnare alleanze nel chiuso di stanze inaccessibili dettate da interessi di potere squisitamente personali? – continua Mancinone.
Nel corso della cerimonia, il presidente Mancinone ha comunicato la promozione del bando di concorso per il conferimento di tre borse di studio destinate ai giovani del Molise messi a disposizione dall’Associazione “Solidea – amici di Antonio Di Lallo”. Potranno accedere al bando i giovani fino a 35 anni di età residenti nel Molise da almeno 5 anni, che abbiano conseguito una Laura triennale o Laurea magistrale, realizzando una tesi su uno dei seguenti argomenti: sviluppo locale e innovazione; storia, attualità e territorio molisano; questione meridionale; disagio sociale giovanile; differenze di genere; violenza sulle donne e femminicidio. Lo scopo delle borse di studio è quello di contribuire a rimuovere gli ostacoli di ordine economico che impediscono ad alcuni giovani di accedere all’alta formazione, attraverso la contribuzione parziale o totale ai costi di un percorso post laurea per studenti meritevoli privi dei mezzi economici necessari.
“La nostra associazione, SOLIDEA – amici di Antonio Di Lallo, è nata nel segno del bene comune. Nel segno della continuità con il pensiero di Antonio. Con la voglia di capire il passato per progettare il futuro. Siamo presenti a Campobasso, ma vogliamo allargare questo nucleo di contaminazione su tutto il territorio regionale e mettere insieme persone e idee – afferma Mancinone. “In questo senso abbiamo pensato di bandire un concorso per tre borse di studio destinate ai giovani del Molise. Abbiamo raccolto e messo insieme le quote dei nostri associati, i contributi che ci stanno giungendo per le adesioni di associazioni, istituzioni culturali e Comuni. Massiccio e interessante il contributo della CIA (Campolieti), quello del Comune di Riccia. Sappiamo di Lega Coop, dei comuni di Lucito e Castellino del Biferno. Non sono adesioni fredde, ma convinte. Un sacrificio che vale la pena fare. Il bando è stato preparato con il contributo dell’Università del Molise che si è impegnata a sostenere il progetto. Oltre al bando per le tre borse di studio, abbiamo pensato ad alcune iniziative sul territorio che prevedono, in collaborazione con i Comuni, le proloco, altre associazioni, convegni, presentazioni di libri e mostre. Con il comune di Montagano si è concordata una iniziativa per gli inizi di agosto. Fine luglio probabilmente torneremo a Petrella e poi in altri centri. Tutte queste iniziative le vogliamo fare perché abbiamo a cuore le sorti di questa terra. Le vogliamo fare per continuare a far vivere in questa regione che si va spegnendo, il pensiero lungimirante di Antonio e la voglia di trasformare la rassegnazione in voglia di cambiamento” conclude Giovanni Mancinone, presidente dell’Associazione.
Elena Frate