ROMA. Quasi tutti gli altomolisani che lavorano a Roma e nelle altre città d’Italia hanno anziani genitori ancora residenti nei paesi di origine. Come Arnaldo Sabelli, un tassista romano di Poggio Sannita, il quale nei mesi scorsi si è assai giovato dell’ospedale di Agnone per curare la propria anziana madre evitandole disagi ambientali e strapazzi senza doversi allontanare troppo dal nostro territorio. Così pure Tonino Schiappoli che ha i genitori ancora abitanti in Villacanale ed in cura permanente e periodica nello stesso ospedale. Entrambi questi tassisti (come tanti altri altomolisani residenti altrove) si sentono più sicuri potendo contare su una struttura socio-sanitaria che può ancora mantenere alcuni livelli essenziali per mantenere e difendere la salute di tutti e specialmente degli anziani, molti dei quali vivono soli con i figli lontani.
Così Tonino Schiappoli e Arnaldo Sabelli, per difendere l’ospedale di Agnone da ulteriori minacciati tagli e per essere riconoscenti a tale struttura, hanno ideato un evento spettacolare per contribuire pure loro alla salvezza della sanità altomolisana. Infatti, il prossimo 16 agosto, nel pieno delle ferie d’estate, porteranno in Agnone e immediati dintorni anche abruzzesi un maxi-raduno di auto d’epoca con lo slogan “Suoneremo le nostre trombe per salvare l’ospedale di Agnone”.
Per realizzare nel migliore dei modi tale originale iniziativa i due tassisti si avvalgono già della collaborazione dell’associazione Nuova Villacanale e della Proloco di Poggio Sannita nonché della compagnia dei Radio Taxi Tevere di Roma. Per partecipare alla sfilata si sono prenotati fino ad oggi oltre 60 possessori di auto d’epoca che vanno dalla mitica “Balilla” degli anni trenta fino alle “Cinquecento” degli anni cinquanta. Ovviamente gli organizzatori, per non anticipare le sorprese, assicurano che parteciperanno pure auto di particolare fascino e prestigio (anche di marchi esteri).
Il gran corteo automobilistico toccherà (oltre a Villacanale, Poggio Sannita ed Agnone) anche i paesi di Bagnoli del Trigno, Trivento, Torella del Sannio, Salcito, Castelverrino, Schiavi di Abruzzo, Castiglione Messer Marino, Belmonte del Sannio. Però si può bene immaginare che da qui al prossimo mese di agosto ci saranno altre utilissime adesioni, attirate anche dal nobile scopo di contribuire simbolicamente alla salvezza dell’ospedale agnonese che è patrimonio pure dei paesi montani esistenti nel raggio di almeno 30 chilometri. Per non dire che per alcune discipline, come la reumatologia, l’utenza maggiore proviene anche da fuori dal Molise.
di Domenico Lanciano