C’è un nuovo patto per la valorizzazione del complesso di Santa Chiara in Agnone, di proprietà del Fondo Edifici di Culto (FEC) del Ministero dell’Interno. Si tratta di un accordo tra pubbliche amministrazioni, che sottolinea con forza l’unità di intenti tra i soggetti istituzionali cui è affidata la missione di tutela e valorizzazione.
A sottoscrivere l’intesa, il prefetto di Isernia, Gabriella Faramondi, per l’amministrazione del Fondo Edifici di Culto, e la Direttrice della Soprintendenza Archeologica, belle arti e paesaggio del Molise, Dora Catalano.
Un patto che guarda a un nuovo tempo e che mette in primo piano l’unitarietà e l’unicità del bene culturale, per far comprendere ai cittadini lo straordinario intreccio di spiritualità, arte e storia che caratterizza la Chiesa di Santa Chiara.
L’accordo definisce, attraverso lo stanziamento, da parte del Ministero dell’Interno, di 1.278.000 euro – a valere su un fondo del Ministero dell’Economia e delle Finanze destinato al rilancio degli investimenti e allo sviluppo – degli interventi di messa in sicurezza, tramite un consolidamento strutturale delle murature e delle coperture, nonché interventi conservativi sulle pregiate componenti decorative.
“Si consolida, quindi, con la locale Soprintendenza, una gestione condivisa che costituisce un fondamentale tassello nella valorizzazione delle opere d’arte delle chiese e degli edifici di proprietà del FEC, che interesserà, nei prossimi giorni, con il coinvolgimento del segretariato regionale del Ministero dei Beni Culturali, anche il complesso museale di Santa Marie delle Monache, sito in questo capoluogo, per il quale è stato già stanziato un analogo finanziamento, per un importo di 1.532.340 euro, da destinare al recupero del bene e alla messa in sicurezza”, dichiarano dalla Prefettura di Isernia