Aridatece Maurizio Cacciavillani. Il nome dell’ex vice – sindaco e assessore della giunta Carosella, invocato a gran voce dalla popolazione agnonese che da oltre un mese e mezzo convive con l’interruzione di acqua corrente durante la giornata. Una situazione che ormai ha raggiunto picchi di insostenibilità mai registrati in passato, ma che Cacciavillani, con la sua opera di studio e azioni sul campo era riuscito a risolvere in maniera quasi impeccabile. Peccato che nell’arco di pochi anni la sua attività è stata vanificata causa superficialità e mancanza di attenzione della macchina amministrativa incapace di proseguire l’ottimo lavoro svolto.
Così la problematica della carenza idrica è tornata a farsi sentire in tutta la sua gravità. Nelle ore notturne (dalle 22 fino alle 6 del mattino) e pomeridiane (dalle 14 alle 19), ad Agnone, i rubinetti a secco stanno mettendo a dura prova la pazienza di residenti ed esercizi commerciali che ora puntano il dito verso l’esecutivo Saia. Colpa di ‘Molise Acque’ e della siccità, provano a discolparsi da Palazzo San Francesco scaricando le responsabilità sull’ente gestore dell’erogazione. Troppo semplice, rimarcano numerosi cittadini tornati a rimpiangere l’opera dell’ex vice sindaco che durante il suo mandato era riuscito nell’impresa di monitorare flussi e perdite assicurando alla popolazione di non ricorrere ad autoclave o autobotti.
Inutile ricordare come il comune di Agnone, paese ad oltre 800 metri di altitudine sul livello del mare, è circondato da sorgenti le quali, potenzialmente, dovrebbero assicurare l’erogazione dell’acqua h24 in tutti i mesi dell’anno. Eppure, tra lo stupore generale, si vive la situazione inversa. Insomma, qualcosa non torna. Il tutto accade alla vigilia del ponte di Ognissanti quando la cittadina accoglierà centinaia di turisti ed emigranti che non faranno mancare lamentele o sollevare polemiche.