Nello scorso mese di ottobre avevano creato non poco allarme sociale all’interno della città di Lanciano nel compiere, in pieno centro abitato ed in rapida successione, due azioni delittuose consistenti in due rapine a mano armata di cui la prima non andata a buon fine per la non presenza di denaro all’interno del registratore di cassa di una attività commerciale e la seconda invece, effettuata a breve distanza dal luogo della prima, che fruttava ai due complici la somma di euro 300 a discapito di un negozio di alimentari.
L’azione criminale messa in atto dai due veniva ben congegnata e premeditata in quanto, pur di non dare riferimenti somatici su chi materialmente entrava e minacciava la consegna di denaro utilizzando una pistola verosimilmente “scacciacani”, avevano ben pensato di alternarsi nell’attuazione del cosiddetto “palo”. Tali episodi ponevano in essere una serrata attività investigativa da parte del personale dell’Aliquota Operativa del NORM della compagnia Carabinieri di Lanciano che, ricostruiva, anche a mezzo della descrizione dei capi d’abbigliamento indossati e rinvenuti successivamente all’interno delle rispettive abitazioni, la dinamica dei percorsi effettuati tra la prima e la seconda rapina, permettendo quindi di addivenire alla identità dei due rapinatori.
Data la giovane età e trattandosi appunto di due ragazzi, poco più che quindicenni, già indagati per altri reati, dopo essere stati identificati quali presunti autori delle due rapine in concorso venivano dapprima segnalati alla competente Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di L’Aquila e successivamente, nella giornata di ieri, su richiesta della stessa Procura veniva eseguita, così come disposto dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari, l’ordinanza di applicazione di misura cautelare della custodia in carcere e associati presso una struttura carceraria per minorenni.