Poco più di 200.000 euro per un ribasso all’incirca del 50%. Nelle settimane scorse la Provincia di Isernia ha assegnato i lavori di progettazione del polo scolastico di San Marco (ex elementari e Alberghiero) ad uno studio di Isernia vincitore del bando di gara che prevedeva un investimento iniziale di 402.000 euro. L’affidatario avrà il compito di generare una progettazione definitiva ed esecutiva con interventi di demolizione e ricostruzione per la sostituzione e qualificazione energetica dell’edificio. I fondi provenienti dallo Stato, tuttavia, non assicureranno i lavori per la realizzazione di un convitto e punto di accoglienza per studenti e turisti. In estrema sintesi per vedere l’opera compita, Palazzo Berta e il Comune di Agnone, contitolari della struttura, dovranno trovare altri canali. Tra i più inseguiti quello del Pnrr. La notizia della progettazione senza di fatto avere i soldi per abbattere l’ecomostro e ricostruirlo, sta creando non poche polemiche. In particolare i residenti del centro storico non vedono di buon occhio l’idea partorita da Provincia e Comune senza alcuna concertazione tra la popolazione.
Se da un lato l’abbattimento sarebbe auspicabile, non si può dire lo stesso per la ricostruzione che andrebbe ad ingolfare un quartiere che, ad esempio, lamenta l’assenza di parcheggi. Altra domanda meritevole di risposta è perché aver individuato l’ex Alberghiero se nella cittadina esistono altre strutture, che con qualche modifica, potrebbero accogliere studenti e turisti? Su tutte il Palazzo di Città in piazza Plebiscito orami chiuso da anni ma munito di stanze, cucine e sala conferenza. E allora perché non ristrutturare questo immobile ed adibirlo a convitto senza altro consumo di suolo e cemento? A questo punto la verità a cui si va incontro è una sola: lo sperpero di denaro pubblico per un’opera che non vedrà mai la luce. Il tutto mentre le scuole di Agnone continuano a soffrire il numero di iscrizioni. Valutazioni alle quali Provincia e Comune hanno il dovere, nonché l’obbligo morale, di tenere in considerazione prima che sia troppo tardi soprattutto per un rilancio reale dei vari istituti scolastici. Infine va ricordato come in passato a denunciare quanto accade, il consigliere regionale del M5S Andrea Greco che chiese un incontro con la giunta comunale per capire se c’era margine per rimodulare la proposta.