Poste Italiane si conferma un’azienda “in rosa” anche nella provincia di Chieti, dove tra i 141 uffici postali e i 4 centri di distribuzione lavorano complessivamente 511 donne: il 69% del personale, sedici punti percentuali in più rispetto alla media nazionale. Quella teatina è la provincia con la maggiore presenza femminile in Abruzzo.
Negli uffici postali lavorano 377 donne su 527 dipendenti: una media di oltre 7 donne ogni 10 lavoratori (dato più alto in Abruzzo). Tra i 141 uffici postali del Chietino si contano inoltre 57 “uffici rosa”, ovvero dove la funzione di responsabilità e la presenza dei dipendenti è interamente al femminile. Tra questi, si segnalano le sedi di Fara San Martino, Francavilla al Mare “Rione Foro” e Tricalle.
In ambito recapito, dove la presenza femminile è al 62%, le donne sono in maggioranza in tutti i centri di distribuzione: Chieti, Lanciano, Vasto e Casoli. Proprio quello di Casoli è il “più rosa” d’Abruzzo: la consegna di corrispondenza e pacchi è infatti affidata alle mani e alla cura di 18 donne, che rappresentano il 90% della forza lavoro (le “quote azzurre” sono soltanto 2).
Situata alle pendici della Maiella, la struttura provvede alla consegna di corrispondenza e pacchi in 35 comuni del territorio. A coordinare il lavoro c’è Sabrina Di Medio. Cinquant’anni, di Lama dei Peligni, è mamma di due ragazzi e lavora in Poste Italiane dal 2006, quando fu assunta come portalettere. Da quattro anni dirige il centro di distribuzione “base” di Casoli.
Sabrina spiega cosa significa coordinare un gruppo di lavoro quasi interamente al femminile: “Tutte diverse e tutte con caratteri forti, con le loro giornate no ma anche con la loro impareggiabile voglia di far funzionare le cose e la grande capacità di gestire famiglia, lavoro e tempo libero. La missione non è sempre facile perché si sa che in un contesto in cui prevale così forte la presenza femminile, il confronto non manca ma la capacità di mettere in primo piano l’obiettivo comune diventa fondamentale per portare avanti il lavoro e garantire la qualità che ci viene richiesta”.
“Si può pertanto dire – precisa la responsabile – che collaborazione e abnegazione sono dinamiche che le donne sanno attivare in modo ottimale e Casoli ne è un esempio concreto. Ogni lavoratrice, facendo ricorso al proprio vissuto e alla propria esperienza, quotidianamente affronta gli imprevisti e i problemi tipici di un territorio composto prevalentemente di piccoli centri montani dove spesso si arriva dopo un faticoso percorso per recapitare pochi oggetti di corrispondenza o un semplice pacchetto. Tuttavia, ci rechiamo sempre in questi luoghi ‘periferici’ con un sorriso perché i paesaggi sono meravigliosi e soprattutto perché le persone riconoscono nella figura del portalettere una persona fidata che spesso si aspetta per un consiglio o scambiare qualche parola”. Un gruppo unito, quindi, e in grado di gestire ogni giorno un lavoro che ha anche una valenza sociale per il territorio.
Poste Italiane, fin dalla sua nascita ha dato spazio all’occupazione femminile: il ruolo della donna, inizialmente legato soprattutto ad una innovazione tecnologica come quella del telegrafo, è cresciuto nel tempo e oggi, nell’era di Internet le donne rivestono un ruolo strategico. La presenza femminile in provincia di Chieti ha avuto un ruolo determinante nel conseguimento dei risultati legati alla sostenibilità, all’inclusione e alla parità di genere.
Anche nel 2023 e per il quarto anno consecutivo, a Poste Italiane è stata assegnata la certificazione “Top Employers”, che seleziona in tutto il mondo le aziende che si distinguono per le migliori politiche di gestione delle risorse umane, attraverso parametri quali la selezione, la gestione, lo sviluppo, la comunicazione interna, la formazione, il welfare aziendale, oltre alle politiche di diversity & inclusion.