Si è svolta nella splendida cornice della Chiesa Madre Assunta in cielo di Capracotta, la giornata commemorativa in ricordo del maresciallo dei Carabinieri, Osman Carugno, che durante la Seconda Guerra mondiale salvò la vita a 38 ebrei. Riconosciuto “Giusto tra le Nazioni” il 14 aprile 1985, la sua figura è stata ricordata anche attraverso la lettura di alcuni passi del diario di famiglia. L’evento, organizzato dalla Prefettura di Isernia, in collaborazione con il Comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri, il Comune di Capracotta e l’Ufficio Scolastico Regionale, ha avuto come filo conduttore la «promozione di una cultura democratica fondata sui valori della memoria, della libertà, uguaglianza, democrazia e giustizia sociale».

Calorosa la partecipazione delle scuole impegnate nell’ambito del concorso “diSEGNARE NELLA MEMORIA… il Giardino dei Giusti”. Premiate la scuola primaria di Pesche e la secondaria di primo grado di Capracotta, entrambe appartenenti all’Istituto Comprensivo “Molise Altissimo”. È stata inoltre commemorata la storia dei fratelli Rodolfo e Gasperino Fiadino, originari di Capracotta, fucilati dalle milizie naziste il 4 novembre 1943, per aver ospitato prigionieri neozelandesi che scappavano dal campo di concentramento di Sulmona e tentavano di ricongiungersi alle forze alleate attraverso il Molise. In segno di riconoscimento il Prefetto di Isernia, Franca Tancredi, ha consegnato una targa commemorativa alla famiglia.

La cerimonia è stata accompagnata dalle note della Fanfara dell’Arma dei Carabinieri che hanno solennemente scandito i momenti del ricordo e delle riflessioni. Grande soddisfazione è stata espressa dal Prefetto Tancredi che, sottolineando «la piena sintonia di intenti con i partners istituzionali della manifestazione e la concreta necessità di creare una rete istituzionale intorno a queste tematiche, ha ribadito la necessità di ricordare tutti i giorni questi eroi affinché il loro coraggio ed il loro operato sia da esempio alle future generazioni».

«Una cerimonia bella e carica di emozioni quella che abbiamo vissuto in memoria del maresciallo Osman Carugno, unico molisano “Giusto tra le Nazioni”. – commenta il sindaco Candido Paglione – L’Italia ha tratto insegnamento dagli errori e dagli orrori del passato e ha saputo costruire la sua forza proprio sui valori della dignità umana, della libertà, della democrazia e del rispetto degli altri.

Abbiamo ricordato quanto fatto dal nostro concittadino Osman Carugno per salvare dai campi di concentramento 38 profughi ebrei di origine slava, riuscendo a sottrarli all’arresto, facendoli nascondere per oltre un anno, fino al giorno della liberazione da parte degli alleati. Ricordare sempre, coltivare la memoria, appunto, proprio per fare gli anticorpi contro i totalitarismi e tutte le forme di razzismo. E combattere l’indifferenza, perché, qualche volta, essa può essere più colpevole della violenza stessa.

Nessuna amnesia e nessun negazionismo, dunque, ma una forte e rinnovata coscienza storica per non offuscare mai il ricordo di quelle atrocità. E’ successo e non deve essere dimenticato, – chiude Paglione – perché potrebbe succedere ancora. Abbiamo fatto davvero la cosa giusta».