RICEVIAMO e pubblichiamo.
Un caso di cronaca, un caso di cronaca ordinaria, iniziano sempre così gli articoli che troppo spesso siamo costretti a scrivere. Invece, no, oggi siamo qui a raccontarvi un caso di “cronaca straordinaria”, che ha come protagonisti individui che stiamo imparando a conoscere, accogliere e stimare, perché straordinariamente ORDINARI ED UMANI: gli immigrati.
Nella nostra regione, difatti, i Centri di Accoglienza Temporanea gestiti dal Consorzio Matrix hanno avviato una serie di iniziative all’interno della “XI Settimana d’Azione contro il razzismo” , la campagna di sensibilizzazione organizzata dall’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali in collaborazione con il dipartimento per le Pari opportunità della presidenza del Consiglio dei ministri,
Queste azioni si sono concentrate in eventi “sul” territorio del Chietino e soprattutto “con” il territorio, così come spiega il presidente del Consorzio, dott. Simone Caner: «Abbiamo voluto che l’abbraccio che la gente del territorio sta riservando ai nostri ragazzi potesse esser ricambiato virtualmente e concretamente creando momenti di condivisione ed integrazione».
Nello specifico, dal 16 al 22 Marzo, ci sono stati cinque momenti, due sportivi, un flash mob, un open day d’arte e un momento di riflessione nelle scuole. Il presidente Caner continua: «Tutto questo è frutto di una tangibile collaborazione con le realtà associazionistiche presenti sul territorio. Le prime due giornate di incontro promosse, oltre all’evento sportivo, prevedevano, dopo le partite, momenti di incontro. I giocatori partecipanti ed i ragazzi dei centri, infatti, si sono intrattenuti per un aperitivo. Tanta serenità regnava in quel momento, il contatto fisico avuto durante la partita e il gioco di squadra creato sono stati da stimolo ad una comunicazione reale e facilitata nonostante le barriere linguistiche e culturali. Il primo evento , una partita di rugby, si è tenuta il giorno 16 marzo, presso il Palazzetto dello Sport di San Salvo, che ha visto sfidarsi la squadra locale di rugby contro una squadra composta dai ragazzi accolti nei centri, acclamati ed incoraggiati da un pubblico festoso ed entusiasta. Durante il secondo giorno, precisamente il 19 marzo, gli ospiti dei centri insieme ai membri della Consulta Giovanile, sono scesi in piazza a Vasto per un flash mob contro il razzismo. La città si è tinta di arancione per qualche minuto “Accendi la mente, spegni i pregiudizi” è lo slogan che animava la campagna e l’ iniziativa dell’equipe dei Centri intersecata per l’evento con l’obiettivo della Consulta “un grido alle legalità, la Legalità come antidoto al razzismo”, dove ad accendersi e spegnersi sono, rispettivamente, i diritti e le discriminazioni. Arancione il colore dello striscione e delle magliette indossate dal gruppo per quest’occasione. Dopo un’ora, il movimento si è spostato presso il campo sportivo Ezio Pepe, che gentilmente ci ha offerto la sede per svolgere la partita di calcio. Sono scesi in campo i rappresentanti delle diverse associazioni che hanno promosso l’evento, tra cui: Associazione Adriatica Immigrati, Consulta Giovanile, ARCI, Gas e ancora tante altre, a sfidarsi con i ragazzi del Centri in un amichevole. In ultimo, venerdì 20 marzo, un gruppo di ragazzi e ragazze migranti sono stati inviati presso l’Istituto Comprensivo Gabriele Rossetti sito in Vasto a dare testimonianza del loro viaggio, il viaggio di chi, ormai sempre più spesso, arriva da altri mondi, in fuga da miseria e disperazione, alla ricerca di un futuro. Commozione e pianti da parte di chi raccontava e soprattutto di chi ascoltava. Grazie all’associazione adriatica immigrati, fautrice di questo momento di dialogo, i ragazzi dei Centri hanno potuto dar voce alle loro storie di vita, alle loro speranze. Un dialogo con le comunità immigrate che diventa necessario onde evitare il crearsi di una situazione di esasperazione sociale».
Il Sindaco di Schiavi, Luciano Piluso, chiarisce: «Il nostro Paese non è caratterizzato solo da episodi di protesta come quelli che, nei mesi scorsi, hanno visto protagonisti piccole fette di popolazione dei Comuni in cui sono ubicati i centri, contro le strutture che ospitano i rifugiati ma sono tanti i progetti che, promossi dal Consorzio Matrix con il supporto dei volontari, delle associazioni locali o dalle amministrazioni, stanno aiutando i cittadini stranieri ad acquisire capacità e competenze da spendere nella comunità di accoglienza per essere parte attiva della vita cittadina. E’ quella che si potrebbe definire come la “buona accoglienza”, l’accoglienza che guarda in primis alle persone».
Il programma settimanale è terminato nella stessa giornata di venerdì con un open day presso la struttura sita in Palmoli, durante la quale sono stati invitati i ragazzi diversabili dell’associazione Anffas che si sono ritrovati insieme ad un gruppo di quindici abitanti della comunità. Quest’ultimi sono stati selezionati durante alcuni laboratori di arte “prova” programmati durante le settimane precedenti. I ragazzi sono stati prepararti da un’equipe di operatori esperti ad accogliere i ragazzi con handicap e in un ambiente ben strutturato sono stati formati a comunicare disegnando. L’obiettivo non è stato quello di trasmettere la tecnica artistica, ma tutt’altro: questa esperienza è riuscita a sollecitare l’alfabeto delle emozioni, dove il prodotto artistico acquista la dimensione di spazio simbolico, uno spazio di condivisione, dove c’è l’incontro tra persone.
Come sottolinea il sindaco di Carunchio, Gianfranco D’Isabella: «Le iniziative realizzate durante questa settimana si muovono in direzione di quanto stabilito dal Protocollo d’Intesa sottoscritto tra noi sindaci del Vastese, il Prefetto, il Consorzio Matrix e alcuni Enti Locali del terzo settore e consentono di anelare alla creazione di un futuro per i nostri figli scevro da discriminazioni e pregiudizi, sia in qualità di carnefici che di vittime».
Per diffondere con energia ed affetto il messaggio che si cela dietro queste azioni sociali, anche in questa giornata, gli operatori, gli sportivi, gli ospiti delle strutture, i ragazzi dell’Anfass e tutti coloro i quali hanno aderito a questi eventi, hanno indossato la maglietta colore arancione che cita: “Accendi la mente spegni i pregiudizi”. Ed è ciò che vi invitiamo a fare, cari lettori.
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