Tanto tuonò che piovve. C’è voluto oltre un mese, una inchiesta giornalistica, diversi controlli dei Nas, affinché l’Asrem tornasse sui propri passi e assegnare il servizio pasti all’ospedale Caracciolo di Agnone ad una ditta del posto. Era inizio gennaio, quando l’Azienda regionale, con un provvedimento lampo, chiudeva le cucine del presidio altomolisano motivando la decisione con la carenza di personale dettata dal pensionamento di uno dei tre cuochi. Il nuovo affidamento fu assegnato alle cucine del ‘Veneziale’ di Isernia, mentre il trasporto ad una ditta del Napoletano che quotidianamente faceva da spola tra i due ospedali per somministrare pranzo e cena ai degenti, mentre la colazione restava in carico al personale del nosocomio agnonese.
Tuttavia, come documentato da video, foto e interviste, la qualità dei cibi risultava abbastanza discutibile, usando un eufemismo, per via dei lunghi tempi, oltre un’ora, che passavano dal confezionamento all’arrivo sui tavolini dei pazienti. Una circostanza, quest’ultima, che ha sollevato una marea di polemiche nonché l’ira del consigliere M5S, Andrea Greco intervenuto a più riprese sulla vicenda. Di qui l’Asrem, pressata da più parti, ha ripensato alla decisione iniziale e conferito il servizio ad una cooperativa del posto, la ‘Tre Stelle’ che ad Agnone si occupa dell’accoglienza per anziani. In questa struttura (Tavola Osca, ndr), a poche centinaia di metri di distanza dal ‘Caracciolo’, saranno preparate colazioni, pranzi e cene per poi essere trasferite in un tempo di circa 10 minuti nel presidio di area particolarmente disagiata.
Malgrado non si conoscano particolari sulla stipula del nuovo contratto, a riguardo sull’albo pretorio dell’Asrem non è stato ancora pubblicato nulla (alla faccia della trasparenza), il sito altomolise.net riporta. “Da ieri, lunedì 12 febbraio, la ditta Tre Stelle ha ricevuto dall’Asrem un’estensione dell’appalto di ristorazione già in essere. La Tre Stelle si occupa di preparare i pasti per i ricoverati degli ospedali San Timoteo di Termoli e Vietri e Hospice di Larino. Da lunedì (ieri per chi legge), farà lo stesso per il Caracciolo con i pasti che saranno cucinati ad Agnone a poche centinaia di metri dall’ospedale e verranno trasportati con carrelli termici. Alla Tre Stelle competerà anche la preparazione delle colazioni e la distribuzione dell’acqua ai ricoverati. Il costo mensile che l’Asrem assicurerà alla cooperativa è di circa 7mila euro al mese. Si tratta di una soluzione volta all’innalzamento della qualità e al risparmio” conclude il portale.
A dirla tutta già nel gennaio del 2019 la ‘Tre Stelle,’ appartenente alla famiglia dell’imprenditore Esterino Policella, tentò di avere garantito il servizio mensa all’interno dell’ospedale agnonese. In quella occasione, tuttavia, l’intervento del consigliere regionale Andrea Greco impedì che il servizio venisse esternalizzato. Una vicenda, che stando a fatti, è stata solo rimandata. L’auspicio è che la nuova gestione possa servire pasti qualitativamente migliori rispetto a quanto accadeva fino a l’altro ieri.