A mettere in seria discussione la teoria evolutiva di Darwin è un episodio che arriva da Capracotta. Il “tetto” dell’Alto Molise ha fatto della sua immagine verde e naturale un solido brand ormai conosciuto a livello internazionale. Una vocazione naturale, appunto, che fa il paio con le politiche ambientali e green che da sempre l’amministrazione comunale pone in essere e promuove. Proprio nei giorni scorsi il sindaco Candido Paglione ha fatto appello alla cittadinanza affinché si rispettassero le regole che permetteranno di aumentare sensibilmente le percentuali della raccolta differenziata.
Tanto impegno e buoni propositi vanificati, in un solo colpo, dal gesto sconsiderato e barbaro del solito idiota di turno che ha pensato bene di abbandonare, ma forse addirittura di scaraventare fuori dall’auto in transito, un sacchetto dell’immondizia. Basterebbe già questo per confutare la teoria di Darwin secondo la quale dal cercopiteco siamo arrivati all’uomo di oggi; ma il primate di turno è andato addirittura oltre, candidandosi di diritto al premio Oscar per la stupidità: nel sacchetto contenente rifiuti di ogni sorta, lo stesso ha inserito anche della corrispondenza, lettere arrivate al suo indirizzo, fornendo così la “firma”, insomma l’Academy Award della imbecillità.
Ed è proprio il sindaco Candido Paglione a commentare l’episodio dell’imbrattatore “smarcherato”. «Questo sacchetto di rifiuti, – spiega il primo cittadino riferendosi alla foto pubblicata – con tanto di “firma”, è stato buttato nei giorni scorsi sotto un ponticello a Monte Capraro, lungo la strada provinciale che da Capracotta porta a San Pietro Avellana. Dispiace, purtroppo, dover prendere atto dell’esistenza di un tale livello di inciviltà. Per colpa di qualcuno, infatti, rischiamo di dare un pessimo esempio, nonostante lo sforzo di ciascuno di noi a promuovere, ogni giorno, azioni rispettose per il nostro ambiente». Ovviamente il sindaco non si è limitato a denunciare pubblicamente l’inqualificabile gesto di qualche suo concittadino, ma ha dato mandato alla Polizia municipale di procedere e sanzionare lo zozzone di turno. «Fortunatamente non è stato difficile per gli organi di polizia riuscire ad identificare il trasgressore e a sanzionarlo. – aggiunge Paglione in chiusura – Per l’autore di questo gesto inqualificabile una sola parola: vergogna».