Una futile lite tra vicini sfocia in ritorsione sugli animali. Il Corpo Forestale dello Stato con l’Unità Cinofila Antiveleno ha individuato l’esca avvelenata ed è risalito all’autore del fatto.
Il personale del Corpo Forestale dello Stato ha posto in essere un’attività di indagine, scaturita dalla denuncia sporta da parte di una donna di Guardiagrele per l’avvelenamento della sua cagnetta e di un gatto. Attraverso l’Unità Cinofila Antiveleno del CFS è stata trovata sul terreno di un uomo di 68 anni, T.A., un’esca costituita da veleno usato in agricoltura mischiato a pesce, volutamente confezionata per attrarre ignari animali domestici. Di fondamentale supporto dunque è stato il lavoro dei cani in pattuglia con il CFS, addestrati alla ricerca ed identificazione di vari tipi di veleni, capaci quindi di segnalare al conduttore in tempo reale dove si trovi il boccone, come è accaduto in questa occasione. Il responsabile, proprietario del terreno in cui le esche ed i resti degli animali sono stati rinvenuti, aveva peraltro tentato, per ben quattro volte nell’ultimo anno, di avvelenare gli animali del vicino. Lo stesso, deferito all’Autorità giudiziaria per i reati di uccisione di animali e di getto pericoloso di cose, ha confessato di aver commesso il fatto, poiché esasperato dal disturbo arrecatogli dagli animali domestici e da cortile del suo confinante.
Le carcasse ed i reperti verranno analizzati dall’Istituto Zooprofilattico per l’esatta identificazione della sostanza utilizzata e si procederà alla bonifica dell’area, frequentata anche da fauna selvatica di pregio, essendo la zona del ritrovamento a breve distanza dal Parco Nazionale della Majella.
Il Corpo Forestale dello Stato ha fra i suoi principali compiti istituzionali il contrasto dei reati contro gli animali, quali il maltrattamento, l’uccisione, l’abbandono, il traffico illecito e l’impiego in combattimenti clandestini. Oltre all’Unità Cinofila Antiveleno, è stato istituito un nucleo specializzato, NIRDA (Nucleo Investigativo per i Reati a Danno degli Animali) che opera in sinergia con le strutture territoriali del CFS.
Avvelena il cane e il gatto della vicina, denunciato dalla Forestale
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