Anche quest’anno il MAXXI L’Aquila partecipa alla Giornata del Contemporaneo, la grande manifestazione promossa da AMACI per raccontare la vitalità dell’arte contemporanea italiana. Sabato 12 ottobre alle ore 12 e alle 17, il museo ha organizzato due visite guidate gratuite per scoprire la mostra Architetture e città nel Corno d’Africa. Un patrimonio condiviso, a cura di MAXXI Architettura con Andrea Mantovano, ospitata nelle splendide sale barocche di Palazzo Ardinghelli, e il progetto Windows to Look In di Lorenzo Senni a cura di THREES, nella project room del museo.
Il numero di posti per ciascuna visita è limitato. Per partecipare è necessaria la prenotazione tramite form online su maxxilaquila.art. Per l’intera giornata di sabato 12 ottobre tutti i visitatori potranno accedere al museo con un biglietto ridotto a 5 euro.
Architetture e città nel Corno d’Africa. Un patrimonio condiviso è una riflessione sul processo di decolonizzazione del patrimonio architettonico in Etiopia, Eritrea e Somalia attraverso lo sguardo contemporaneo di artisti, architetti e studiosi locali e internazionali. Se da un lato i paesi del Corno d’Africa continuano a soffrire, in misura diversa, gli effetti di conflitti mai completamente estinti, dall’altro mostrano grandi energie per costruire il proprio futuro, nella consapevolezza di un passato che li accomuna. Dalla devastazione di Mogadiscio alla rapidissima trasformazione di Addis Abeba, fino alla consapevole conservazione di Asmara, emergono approcci differenti nei confronti di questo patrimonio architettonico e urbano che, a tutti gli effetti, può essere definito un patrimonio condiviso. La mostra inoltre racconta la corposa eredità dell’attività progettuale italiana, per rileggerla alla luce di nuove conoscenze e sensibilità.
Windows to Look In di Lorenzo Senni curato da Threes, visitabile fino al 13 ottobre, è uno dei progetti vincitori della dodicesima edizione di Italian Council (2023), programma promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. L’opera – destinata alla collezione permanente della Fondazione MAXXI e parte di un progetto nato durante un periodo di ricerca che l’artista ha trascorso a Los Angeles con il rinomato fotografo americano John Divola – indaga il concetto di “falsa riflettività”, realizzato attraverso l’uso di una speciale vernice riflettente applicata ai soggetti fotografati. Le opere risultanti creano un complesso dialogo sulla percezione, l’auto-osservazione e la negoziazione dell’identità, invitando lo spettatore a confrontarsi con le tensioni intrinseche tra il vedere e l’essere visti.