“In questi giorni sono state rilasciate dichiarazioni da parte del manager Asl Francesco Zavattaro che ritengo meritino un ulteriore approfondimento anche da parte della Magistratura e per questo sono pronto a presentare un esposto alla Procura della Repubblica”.
E’ quanto dichiara il Presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo che spiega: “Credo che sia un approfondimento doveroso mirato a fugare ogni dubbio che possa inficiare il futuro della Asl Lanciano-Vasto-Chieti. Ritengo sia assolutamente necessario chiarire alcuni aspetti e soprattutto alcune dichiarazioni rilasciate dallo stesso Manager che, se confermate, risulterebbero molto gravi. Mi riferisco alla “troppa ingerenza” che avrebbe avuto il Presidente Luciano D’Alfonso nella gestione della Asl o ancora “alla terra bruciata intorno” al manager nell’ultimo anno. Mi chiedo poi perché “inerzie” e “omissioni” sono giudicate dall’ormai ex Direttore generale “non casuali”?
Una cosa è certa: Zavattaro sarebbe stato un potenziale ostacolo al disegno pensato e progettato da D’Alfonso & Silvio Paolucci per la sanità teatina come lui stesso ha implicitamente ammesso quando dice che “questa amministrazione ha bisogno di affinità politica che io non posso dare”. Ancor più grave è la questione dei “pizzini” e delle raccomandazioni: la smentita di Zavattarro non smentisce nulla, anzi rafforza i sospetti. Non è chiaro infatti a cosa si riferisca quando parla del “totovincitore” in occasione di concorsi e nomine. Chi sono gli autori di questi messaggi? A chi sarebbero rivolti? Tra l’altro Zavattaro dichiara di non essere “mai stato interessato da fenomeni di ingerenza politica o di altra natura per lo svolgimento delle proprie funzioni”: se non li ha subiti lui “personalmente” non è chiaro però se le pressioni siano state ricevute da altri. Se sì, chi sono? E soprattutto da parte di chi?”.
“Inoltre – rimarca Febbo – prendiamo atto che, solo grazie alle nostre denunce, sabato arriverà l’ok alla realizzazione del nuovo ospedale da parte della Giunta regionale. Ma si costruirà a Chieti o sulla “Striscia di Gaza” come sognato dal Governatore? Perché solo adesso un esponente dell’esecutivo regionale si è deciso a scoprire le carte dopo che Zavattaro aveva richiesto ufficialmente l’approvazione dell’atto per ben 4 volte? E’ solo un caso che tra 10 giorni si andrà alle urne Chieti? Era proprio necessario aspettare le elezioni comunali, con la conseguente intensificazione dello scontro politico? E poi mi chiedo – conclude Febbo – la Delibera di Giunta annunciata dall’Assessore alla Sanità sarà pubblicata e quindi efficace? Il sospetto è legittimo visto che da diverse settimane assistiamo all’approvazione di atti di giunta che poi puntualmente non vengono pubblicati sul Bura e di conseguenza sono privi di efficacia. Riusciremo a leggere e ad averla prima del 31 maggio e cioè prima del voto”.