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  • Scuola ispettori e sovrintendenti Finanza, inaugurato l’anno accademico

    Questa mattina, nell’Aula Magna della Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza di L’Aquila, alla presenza dell’On. Prof. Maurizio Leo, Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, del Gen. C.A. Bruno Buratti, Comandante in seconda della Guardia di Finanza e del Gen. C.A. Vito Augelli, Ispettore per gli Istituti di Istruzione, ha avuto luogo la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico 2024/2025 dell’Istituto.

    All’evento hanno aderito numerose autorità, nonché esponenti del mondo universitario e imprenditoriale.

    Il Comandante della Scuola, Gen. D. Gabriele Failla, ha dato il via ai lavori, sottolineando come l’Istituto promuova ormai a favore dei propri allievi un addestramento olistico: etico, militare e ginnico – sportivo.

    I 5324 allievi, tra frequentatori in presenza e in modalità e-learning, sono chiamati ad affrontare un percorso addestrativo intenso che, in particolare, vede i frequentatori del corso per marescialli, cimentarsi in 39 discipline, per il conseguimento del titolo accademico in “Operatore giuridico d’impresa”.

    Il Generale Failla ha dato particolare risalto alla modernizzazione in atto dei processi gestionali, didattici e amministrativi, grazie all’applicazione dell’intelligenza artificiale; fortemente d’impatto è stata la simulazione della lezione con un docente “avatar”, in grado di fornire in tempo reale nozioni e valutazioni.

    Il Prof. Edoardo Alesse, Rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila, nel sottolineare tali capacità innovative dell’Istituto, evidenziate anche durante il periodo pandemico, ha esortato gli allievi a fare tesoro del tempo trascorso nella Scuola acquisendo quelle competenze professionali “delle quali vi accorgerete, non tanto adesso, ma a fine percorso quando sarete tutori dell’ordine e della sicurezza pubblica. Voi siete il futuro e sono sicuro che non deluderete le nostre aspettative”.

    La lectio magistralis è stata tenuta dal Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, On. Prof. Maurizio Leo, sul tema “La riforma fiscale: tecnologia e innovazione nel nuovo rapporto tra Amministrazione Finanziaria e contribuenti”.

    Dopo una rapida carrellata sullo stato dei decreti attuativi, il Vice Ministro Leo ha evidenziato come la riforma miri a promuovere un rapporto più collaborativo tra contribuente e amministrazione finanziaria, orientato al dialogo e alla fiducia reciproca, fondato su trasparenza e regole certe per il contenimento delle occasioni di contenzioso, “il rapporto che vogliamo instaurare con il contribuente sarà un rapporto ex ante, quindi il contenzioso sarà l’extrema ratio. Mettere a disposizione strumenti informatici, la tecnologia, l’intelligenza artificiale rappresenterà sicuramente un passo avanti nel rapporto fisco-contribuente e nell’evoluzione di tutto il sistema tributario”; il ricorso alle tecnologie digitali costituirà, quindi, un elemento di semplificazione degli adempimenti per la maggior parte dei contribuenti.

    L’Onorevole Leo ha ultimato il proprio intervento con una citazione personale “Sono particolarmente legato a questo Istituto, perché insegno alla Scuola Ispettori da ormai quarant’anni. Questa è una Scuola prestigiosa, dove si forma del personale della Guardia di Finanza molto qualificato che aiuta molto l’evoluzione del sistema tributario”.

    Il Gen.C.A. Bruno Buratti, Comandante in Seconda della Guardia di Finanza, prima di dichiarare ufficialmente l’apertura dell’anno accademico, si è rivolto direttamente agli allievi esortandoli a farsi coinvolgere “dalla passione che tutto lo staff della Scuola, a partire dal Comandante, cerca di trasfondere attraverso l’organizzazione didattica estremamente articolata e innovativa. Cercate – ha poi continuato il Generale Buratti – di riversare sempre il massimo impegno nell’affrontare questo percorso formativo che costituirà la base della vostra vita professionale”. Riallacciandosi, poi, alla lectio magistralis del Vice Ministro, ha espresso parole di apprezzamento per una Scuola che “si è fatta trovare pronta a questa sfida, innovando profondamente i suoi programmi e operando nel solco della transizione digitale che sta cambiando la forma mentis degli investigatori”.

    Come da tradizione, la cerimonia si è conclusa con l’esecuzione dell’Inno Nazionale, intonato da due giovani allievi, un tenore e una soprano, esempio dei talenti che la Scuola annovera tra le proprie fila.

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