• In evidenza
  • Ambulanza senza medico e il primo ospedale è a settanta chilometri, questa è la sanità nell’Alto Vastese

    Non è solo l’ambulanza del 118 del “Caracciolo” di Agnone ad essere stata demedicalizzata, ma gli stessi problemi si registrano anche appena al di là del confine, nel distretto sanitario di base di Castiglione Messer Marino.

    Il servizio di emergenza urgenza è attualmente tenuto in piedi, oltre che dal personale infermieristico e dagli autisti soccorritori, da due soli medici in servizio. Inevitabilmente alcuni turni restano scoperti, ma a fine maggio uno dei due professionisti andrà a via e a quel punto le cose si complicheranno ancora di più. Con un solo medico in servizio l’emergenza urgenza in Alto Vastese sarà seriamente compromessa, atteso che il professionista in parola non potrà coprire tutti i turni. L’ambulanza, di fatto, sarà declassata ad assetto “India“, esattamente come è già avvenuto per quella in servizio presso l’ospedale di Agnone.

    Mentre dal “Caracciolo”, tuttavia, in una mezz’ora abbondante di viaggio, l’ambulanza riuscirebbe ad arrivare presso il “Veneziale” di Isernia, che è sede di Pronto soccorso, per i colleghi abruzzesi di Castiglione Messer Marino le difficoltà e le tempistiche sono maggiori. Partendo dall’Alto Vastese il primo ospedale “utile” è quello di Vasto, perché il “Caracciolo” di Agnone non è utilizzabile per l’emergenza urgenza da fuori regione. E così l’ambulanza che parte da Castiglione Messer Marino, già ora per diversi turni senza medico a bordo, nella migliore delle ipotesi riesce a raggiungere il paziente magari in codice rosso, stabilizzarlo e trasferirlo in ospedale a Vasto, a settanta chilometri di distanza, in non meno di un’ora e mezzo.

    Il direttore generale dell’Asl Chieti Lanciano Vasto, l’ingegner Palmieri

    Non bisogna essere un dirigente aziendale strapagato per comprendere che si è ben oltre il limite orario tra l’altro previsto dalla legge per ricevere una prestazione di soccorso urgente in emergenza. E già in questi giorni alcuni turni sono rimasti scoperti, cioè senza medico a bordo dell’ambulanza.

    Qualche giorno fa, ad esempio, una paziente ha avuto una reazione allergica ad un farmaco ed è stata trasferita in ospedale a Vasto dall’equipaggio dell’ambulanza composto solo dall’infermiere e dall’autista soccorritore. Si trattava di un codice rosso e l’infermiere ha dovuto sostituirsi al medico, guidato da remoto dalla centrale operativa. Una situazione di intuibile pericolo per i pazienti, rispetto alla quale, al momento non si intravede una soluzione.

    Bocche cucite dalla Asl, l’azienda sanitaria abruzzese, che non ha saputo dire nulla in merito al declassamento di fatto della postazione del 118 di Castiglione Messer Marino. Un allarme che desta preoccupazione e infatti i sindaci del comprensorio sono già sul piedi di guerra. Coordinati dalla sindaca di Castiglione, Silvana Di Palma, i primi cittadini stanno approntando una diffida alla Asl affinché reperisca il personale medico per poter garantire la regolare turnazione per il servizio salvavita di emergenza urgenza.

    Francesco Bottone

    Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.

    Lascia un commento