AGNONE – Archivio da donare al Comune, ma il Municipio non lo vuole. Alle accuse di Domenico Lanciano, colui che vorrebbe donare i sui scritti e libri, giunge prontamente la replica di Nicola Mastronardi, (nella foto a destra, ndr) direttore delle biblioteche comunali di Agnone.
Di seguito la sua replica:
«A proposito dell’Archivio del Dr. Domenico Lanciano proposto in donazione al Comune di Agnone – di cui alla nota da lui diramata ieri alla stampa – mi preme precisare che il Comune e il Sindaco di Agnone non ha mancato di rispondere al dr. Lanciano “anche verbalmente” come lui afferma, ma che la difficoltà di accettare la donazione, come gli fu riferito da me personalmente, deriva tutta dalla quantità enorme dei materiale depositato attualmente in una mansarda, in un garage e in altri locali di sua proprietà.
Dopo il sopralluogo della scorsa primavera, infatti, e dopo essermi consultato con il Sindaco, che mi pregò di rispondere puntualmente al Dr. Lanciano, feci presente allo stesso la impossibilità attuale di accogliere e sistemare decorosamente le decine di metri cubi di carte, libri e materiale vario che lui ha accumulato nel corso della sua intera esistenza.
Per sistemare la donazione in luogo adeguato e fruibile da parte del pubblico, ad una prima valutazione fatta, non basterebbero infatti quattro o forse cinque stanze dell’attuale biblioteca o di Palazzo Bonanni. Senza contare il lavoro di inventario e catalogazione (che il Dr, Lanciano si offrì di fare personalmente) che non può prescindere dall’intervento di personale dell’Ente accogliente, che attualmente non esiste.
Le nostre difficoltà sono del resto confermate dagli esiti negativi dei contatti che il dr. Lanciano ha avuto con altre due ben più grandi Istituzioni come l’Università e l’Archivio di Stato di Isernia.
Togliendo dalle spalle dell’incolpevole Sindaco, almeno per questa volta, la responsabilità del caso, affermo però che il Comune di Agnone deve affrettarsi a costruire un piano di sistemazione e gestione archivistico-museale all’altezza della propria storia e delle risorse oggi ancora non valorizzate, progetto che a mio parere non è più rinviabile.
Nicola Mastronardi
P.S. Detto questo, invito l’amico Mimmo a desistere da scoop giornalistici anche per vicende sue personali che, in questo caso, possono sembrar nascondere anche manie di protagonismo, e che comunque danno facile esca a chi vuol dare addosso al Sindaco e all’Amministrazione senza nessuna volontà costruttiva. Dio sa quanto abbiamo bisogno invece di coesione e costruttività, pur nella giusta necessità di critica e di pungolo. Più semplice e positivo sarebbe oggi sedersi di nuovo intorno ad un tavolo e vedere di trovare la soluzione affinché la sua montagna di materiale possa trovare, con pazienza e anni di lavoro, adeguata sistemazione in Agnone. Il sottoscritto è a nuova, piena, disposizione per questo e per quello che potrà fare con i mezzi a disposizione.
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