Si è svolta nella mattinata odierna una partecipata escursione didattica nella Riserva Naturale Orientata Pesche: un folto gruppo di escursionisti composto da giovani studenti e personale docente della scuola di Pesche (Ist.to Statale Comp.vo “Molise Altissimo”) accompagnato dai militari del Reparto Carabinieri Biodiversità di Isernia e del dipendente Nucleo “Montedimezzo”, ha potuto apprezzare ed approfondire la conoscenza della Riserva istituita con D.M. del 15 aprile 1982, la più giovane delle Riserve Naturali Orientate dello Stato presenti sul territorio molisano.

Un’area protetta che si sviluppa a monte dell’abitato di Pesche, caratterizzata da superfici boscate, cespuglieti e prati-pascoli, dove i segni dell’uomo sono presenti ovunque con evidenti tracce dell’intensa frammentazione terriera privata, degli antichi ricoveri utilizzati dai pastori e degli spietramenti dei campi. La presenza di elementi floristici della Regione mediterranea rende la Riserva un’importante eccezione in Molise, nonché anello di collegamento tra la Regione bioclimatica mediterranea e quella temperata.
I giovani escursionisti, guidati dai militari su alcuni dei sentieri più iconici e panoramici della Riserva, tra cui il sentiero “S9 – Sentiero dei Piccoli” progettato e inaugurato dal Reparto CC Biodiversità di Isernia nell’anno 2023 proprio in collaborazione con studenti ed insegnanti della Scuola di Pesche, ne hanno potuto apprezzare, complice il rinnovato splendore primaverile, le peculiarità naturalistiche, storiche e paesaggistiche, venendo a conoscenza delle molteplici attività che i Carabinieri Forestali svolgono per la tutela e la conservazione della Natura ed appassionandosi, in particolare, alle campagne di monitoraggio condotte sulla fauna selvatica e più specificatamente dedicate ai chirotteri ed ai lepidotteri.
L’attività odierna si inserisce in una più vasta iniziativa di sensibilizzazione della cittadinanza di Pesche, con particolare attenzione alle generazioni destinate a divenirne i futuri cittadini, sull’importanza di una
consapevole comprensione e corretta fruizione della Riserva per contribuirne alla conservazione e tutela,
tramandando nel tempo una sempre più indispensabile “cultura della biodiversità”.