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  • Festival letterario “Il mondo nuovo”: Pecoraro presenta i volumi di poesia editi da Lithos

    Ieri sera, nell’ambito del prestigioso festival letterario romano “Il mondo nuovo”, diretto da Mario Soldaini e realizzato in partnership con Rai Radio Tre, sono stati presentati con grande successo di pubblico tre volumi di poesia. I testi sono stati pubblicati dalla casa editrice Lithos, fondata nel 1991 da Canio Milano e Nicola Gilio. La Lithos nel corso del tempo si è specializzata non solo nella realizzazione di importanti testi scientifici ed universitari ma vanta diverse collane dedicate al teatro, al cinema, alle arti visive, alla storia dell’arte e agli studi religiosi ed europei. Oltre ad essere una rinomata casa editrice è un importante punto di riferimento a Roma per molti lettori e un insostituibile presidio culturale, animato tutto l’anno da mostre, convegni, presentazioni di libri e reading. 

    I testi poetici, pubblicati nella collana di poesia Eretria, diretta da Marco Belocchi e da Maria Panetta, sono stati presentati dal giornalista e saggista di origine molisana Emanuele Pecoraro, dalla professoressa di Ermeneutica artistica e Filosofia dell’Università “La Sapienza” di Roma Fiorella Bassan e dall’ex sindaco e assessore alla cultura del comune di Frascati, Stefano Di Tommaso.

    “Avviso ai naviganti” di Marco Belocchi appare come un messaggio in una bottiglia indirizzato ai lettori, indicati come coloro che resistono, che decidono di proseguire dritti per la loro strada e di non piegarsi alle asperità della vita. Si compone di quattro sezioni, dedicate agli elementi naturali fuoco, acqua, terra ed aria dove le poesie sono state composte rispettivamente in forma di rime, idilli, canti ed arie, cui si aggiunge una appendice contenente sedici sonetti romaneschi, in chiave ironica e scanzonata.

    “Mal di luna e I fantasmi del tempo” di Ludovico Fulci è composto da due parti, inframmezzate da un intermezzo, utile raccordo per collegare le tematiche affrontate. Il “Mal di luna” nasce da un innamoramento che è nutrito dalla fascinazione e dal mistero, che può portare gioie ma anche dolori, se non sono corrisposti dalle aspettative. I “fantasmi del tempo” indaga i grandi miti omerici e gli abissi dell’anima, mescolando sapientemente il reale e il fantastico, tra cronaca e memoria.

    “Poeticamente 2014 – 2024” di Maria Italia Zacheo rivela un’antica frequentazione del linguaggio poetico da parte dell’autrice e tutto il suo amore per gli “haiku” giapponesi. E’ diviso in due sezioni. La prima parte “In  versi” è forse la più introspettiva, quasi un componimento dell’anima. C’è un desiderio di mondo, di vita, di respiro ampio sullo sfondo appena accennato di un dolore o di una perdita. La seconda parte “Indizi” è tutta giocata sul rapporto tra poesia e immagine. Le fotografie di Fabrizio Borelli, che impreziosiscono il volume, rappresentano uno spunto di riflessione per i versi e viceversa.

    La presentazione è stata inframmezzata dalla lettura di alcuni componimenti poetici da parte degli stessi autori.

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