Gara di motorally in un’area protetta, denunciato l’organizzatore.
Il tracciato del campionato italiano motorally ha attraversato, senza autorizzazioni, il Parco Nazionale della Majella e la Riserva regionale di Monte Genzana: denunciato l’organizzatore ed elevati diversi verbali.
Denunciato l’organizzatore della gara speciale del Campionato Italiano di motorally, svoltasi in Abruzzo nei giorni scorsi. Il Corpo forestale dello Stato ha accertato che il responsabile dell’organizzazione della competizione non era munito delle prescritte autorizzazioni del Parco Nazionale della Majella e della Riserva regionale naturale del Monte Genzana e Alto Gizio (Aq) per i tratti del tracciato, per alcuni chilometri, che hanno interessato le suddette aree protette, nonché delle specifiche autorizzazioni per il transito sulle piste forestali, di cui alla legge regionale Abruzzo sulla tutela e valorizzazione delle foreste, da parte dei sette comuni della Piana delle Cinque Miglia e della zona dell’Altro Sangro.
Nello specifico le circa 100 moto enduro, che hanno partecipato alla gara, hanno attraversato anche un tratto di strada, in loc. “Fonte Sant’ Egidio- Pantaniello” del comune di Rocca Pia, per circa un chilometro ricadente nella zona “B” del Parco Nazionale della Majella, abitualmente frequentata da fauna particolarmente protetta tra cui l’orso bruno marsicano.
Il tracciato ha interessato l’areale di distribuzione dell’orso, specie notoriamente a rischio d’estinzione e soggetta a protezione rigorosa dalla direttiva habitat 92/43/CEE recepita in Italia con DPR 357/97.
La stazione forestale di Sulmona ha proceduto a deferire alla locale Procura della Repubblica l’organizzatore dell’appuntamento di motocross nazionale, nonché a notificare diversi verbali di contestazione per la violazione della Legge Regionale n.3/2014 sulla tutela e valorizzazione delle foreste e per la legge nazionale sulla tutela delle aree protette.