(ANSA) – ISERNIA, 29 OTT – Un giro di somme di denaro del valore non ancora stimato per confezionare bandi ad hoc e assegnare appalti con la procedura della somma urgenza. Il meccanismo è stato scoperto dalla Procura di Isernia in seguito a un’indagine condotta dai carabinieri del Ros. Lo ha dettagliatamente illustrato, corso di una conferenza stampa, il Procuratore Paolo Albano. Al centro del sistema tre indagati a vario titolo per corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e falsità materiale commessa da pubblico ufficiale.
Diverse le misure adottate nei loro confronti; l’imprenditore isernino Giuseppe Favellato, ai domiciliari, il dirigente del comune di Isernia, Roberto Bucci, interdetto per un anno dai pubblici uffici e dal servizio, e il dipendente del consorzio industriale di Pozzilli (Isernia) Pasquale Carruolo, interdetto dai pubblici uffici ed al servizio per un anno. L’attività d’indagine era cominciata alla Dda di Campobasso, poi escluse le infiltrazioni malavitose gli atti sono stati trasmessi a Isernia.
“I gravi episodi di corruzione” sono relativi alla gara d’appalto del comune di Isernia per l’affidamento del trasporto pubblico locale e alle procedure di affidamento diretto dei lavori al Consorzio di Pozzilli. Roberto Bucci avrebbe ricevuto “somme di denaro per valorizzare i requisiti della Edilmoviter di Favellato per l’aggiudicazione dell’appalto per il servizio pubblico in violazione delle regolari procedure”. Nel secondo caso “Edilmoviter di Favellato avrebbe elargito somme di denaro in favore di Carruolo per l’affidamento dei lavori da parte del consorzio. Carruolo, responsabile della rete idrica e della manutenzione degli impianti del consorzio, avrebbe redatto false certificazione per l’assegnazione dei lavori con somma urgenza che consente l’affidamento diretto per cifre non superiori ai 50.000 euro”. La cessione di denaro sarebbe avvenuta “attraverso bonifici effettuati sul conto degli indagati con fatturazioni false e fittizie esecuzione dei lavori”. (ANSA)
ANSA) – ISERNIA, 29 OTT – “Isernia non è un’oasi felice solo in apparenza, i sistemi corruttivi dei grossi centri sono presenti anche qui in una piccola realtà”. Lo ha detto il Procuratore Paolo Albano in conferenza stampa illustrando i dettagli dell’operazione ‘Larus’.
“Il fenomeno è diffuso – ancora il Procuratore – e operazioni come questa devono rassicurare la cittadinanza.
Dimostrano, infatti, che lo Stato c’è e opera severamente”.
“Il sistema di corruzione a Isernia – ha concluso il Procuratore – sceglie gli stessi canali dei grossi centri, utilizza la procedura della somma urgenza per affidare appalti e i bandi creati apposta”. (ANSA).