Prolungato il prelievo della beccaccia in Abruzzo, dal giorno 11 al giorno 20 gennaio 2016, per non più di due capi al giorno e solo per gli Ambiti Territoriali di Caccia di Pescara, Chietino – Lancianese e Barisciano. Il Vastese, ancora una volta, resta a secco, penalizzato dalla Regione.
La motivazione ufficiale, nero su bianco sul documento redatto e firmato in Regione (vedi foto accanto a destra, ndr), è questa: «Difetto nel raggiungimento della superficie minima da censire».
Nell’Atc Vastese il censimento della beccaccia è stato fatto un 31 comuni su 43, ma questo per la Regione non basta, non è sufficiente.
Critico il presidente provinciale dell’ArciCaccia e dell’associazione Amici di Scolopax, Angelo Pessolano (nella foto in alto, ndr):
«Chiedo quale scopo ha l’attuazione di tale delibera. Attuare una proroga di 10 giorni, 6 giornate di caccia, in soli tre Atc. Quale ingiustizia si mette in atto vietando ad altri cacciatori con pari diritti in altri Atc di cacciare la specie? Perché se si vuole tutelare la specie non lo si fa ovunque? A me questo sembra solo un pretesto per fare incavolare i cacciatori e allo stesso tempo incrementare i corsi per monitoratori. Forse qualcuno in tutto ciò intravede degli interessi anche di natura economica. Inoltre l’Atc Vastese è in Abruzzo l’unico che ha investito nella ricerca, da ormai tre anni, nella sperimentazione Scolopax Overland, ricerca che si avvale di un sistema con controllo satellitare, grazie alla quale abbiamo raccolto infiniti dati utili a far conoscere i reali periodi di migrazione. Basterebbero quelli per fare capire all’ufficio regionale che la delibera non ha senso. Infine la delibera parla del 10 per cento del territorio vocato e non dell’80 per cento e quindi la Regione ha commesso un errore di valutazione».