CASTIGLIONE MESSER MARINO – Strada per Fraine, gli ingegneri “smontano” il progetto della Provincia.
Ancora polemiche sui lavori che interesseranno la Sp 162. I tecnici incaricati dal Comune di Castiglione Messer Marino criticano l’operato dell’ente Chietino.
Il progetto della Provincia per sistemare la grossa frana al km 29 della provinciale tra Fraine e Castiglione Messer Marino non convince. Non convince il vicesindaco di Castiglione, Giuliano Petta, che ha parlato di «presa in giro», ma non convince neanche i tecnici, quegli ingegneri che hanno realizzato un progetto definitivo esecutivo che però l’ente Chietino ha deciso non prendere nemmeno in considerazione.
E ora dal piano della polemica politica, si passa allo scontro tecnico tra gli ingegneri incaricati dal Comune di Castiglione e quelli del comparto Viabilità della Provincia di Chieti.
In una nota indirizzata anche al commissario per il dissesto Giovani, gli ingegneri Maurizio De Vincenzi e Raffaele Di Domenica e il geometra Franco Fioriti spiegano: «Il progetto preliminare elaborato dall’Amministrazione provinciale di Chieti risulta sprovvisto di uno studio geologico e di indagini geognostiche, che, per la tipologia di lavori da eseguire, consistenti in opere connesse a movimenti franosi, si ritiene, come universalmente noto, costituiscono la base di approccio alla progettazione».
E ancora: «Le soluzioni previste in detto progetto preliminare, pertanto, non sono supportate da analisi geotecniche in merito alle condizioni di stabilità dei versanti successive all’attuazione dell’intervento, che restano, quindi, ignote e tali da rendere indeterminata l’efficacia dell’intervento medesimo».
E mancherebbe anche la possibilità di procedere agli espropri di alcuni terreni «per carenza di disponibilità finanziaria nelle previsioni generali di spesa».
Il progetto della Provincia prevede la realizzazione di una “galleria artificiale”, della lunghezza di 100 metri, sostenuta «in prossimità del ciglio di valle della carreggiata da una paratia di pali di grande diametro posti ad interasse di 1,80 metri». Soluzione, anche questa, bocciata dai tecnici locali.
«Ad essere precario ed incerto è il comportamento dell’opera d’arte stessa in sede statica, per effetto, cioè, dell’azione prodotta dai soli carichi verticali. – spiegano i tecnici incaricati dal Comune – La galleria artificiale applica carichi, derivanti dal peso proprio, estremamente rilevanti, che, poiché il progetto preliminare approntato dall’Amministrazione Provinciale è privo di analisi di verifica di stabilità, potrebbero essere incompatibili, anche, con la capacità portante del membro litoide».
Cioè quel terreno, in frana appunto, non è in grado di sostenere il peso della galleria che si vorrebbe realizzare. Il rischio è che l’intera struttura vada giù per effetto del suo stesso peso.
Queste, mancanza di studio geologico, assenza di fondi per procedere agli espropri ed un eccessivo peso della galleria che si andrebbe a realizzare, sono le maggiori obiezioni mosse al progetto della Provincia. Pareri tecnici che sembrano confermare quanto dichiarato dal vicesindaco di Castiglione, Giuliano Petta: «La Provincia ci prende in giro. Impossibile rispettare il crono-programma, ma soprattutto quel progetto, così come è fatto, andrà incontro a problemi in fase di realizzazione. Voglio vedere quale ditta si prenderà la responsabilità di realizzarlo».
Insomma, mentre le buste per la gara di appalto sono già partite, le polemiche all’indirizzo della Provincia non accennano a placarsi.
Francesco Bottone
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