CASTIGLIONE MESSER MARINO – «Certo che abbiamo dei vantaggi derivanti dalla presenza della centrale eolica. Il candidato Tiziano Torzi non conosce la realtà locale, è evidente».
Il sindaco di Castiglione Messer Marino, Emilio Di Lizia, replica alle domande polemiche poste dal candidato consigliere regionale del Movimento 5 Stelle. L’esponente grillino, intervenuto a Castiglione per un incontro elettorale con la candidata governatore Sara Marcozzi, ha toccato il tema dell’eolico, sottolineando come le comunità locali non hanno sconti sull’energia elettrica prodotta sul posto.
«La centrale eolica di Castiglione offre lavoro a quattordici persone del posto. – spiega il primo cittadino – In un paese di meno di duemila abitanti mi sembra una buona ricaduta occupazionale. Certo forse solo Castiglione ha avuto questi vantaggi, mentre l’intero Alto Vastese non ha avuto grandi benefici dalla presenza delle pale. So però che anche un giovane di Castelguidone lavora con l’eolico e un altro a Roccaspinalveti, che fa anche l’assessore. Altri Comuni avrebbero potuto pretendere di più, questo è vero. Che poi non ci siano sconti sulla bolletta elettrica per i residenti, certo, su questo possiamo essere d’accordo perché è vero, ma all’epoca, quando è stata realizzata la centrale eolica di Castiglione, non erano previste queste agevolazioni».
Insomma, un vantaggio immediato derivante dall’eolico c’è: quattordici persone che lavorano, che non sono andate via da Castiglione.
«Inoltre, – continua Emilio Di Lizia – con i soldi che entrano nelle casse comunali derivanti dalla wind farm, parliamo di circa trecentomila euro all’anno nei periodi di massima produzione, abbiamo evitato l’applicazione dell’addizionale Irpef oppure riusciamo a pagare le forniture per il Municipio in appena trenta giorni a differenza di quanto avviene per gli altri Comuni».
Dunque, posti di lavoro e trecentomila euro all’anno intascati dal Comune. Questi i vantaggi di cui gode Castiglione in cambio della presenza delle pale eoliche. E oltre a questo c’è da considerare la questione dell’Ici arretrata da parte delle ditte che gestiscono gli impianti eolici sui terreni comunali. Tema che ha suscitato anche polemiche politiche in paese.
C’è un contenzioso aperto tra Comune e i signori del vento. Dopo una prima decisione favorevole al Comune, la commissione tributaria di secondo grado di Pescara ha parzialmente modificato quel pronunciamento, ribadendo che comunque l’Ici va pagata, ma senza sanzioni applicate alla ditta.
«Allo stato dei fatti, – aggiunge Emilio Di Lizia – il Comune deve intascare due milioni e duecentomila euro. Di questi abbiamo già avuto un anticipo, pari a 1,3 milioni di euro che tra l’altro abbiamo già cominciato a utilizzare per interventi sulla viabilità comunale. Stiamo valutando l’opportunità di andare in Cassazione, per tentare di intascare una somma maggiore che comprenda anche le sanzioni, ma c’è da considerare il rapporto costi/benefici e i tempi che purtroppo sono molto lunghi».
Francesco Bottone
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