AGNONE – “Entro la fine di settembre va presentata la nuova legge elettorale regionale. O lo farà il Pd o lo faremo noi”.
Vincenzo Cotugno, presidente del Consiglio regionale si rivolge in questi termini a Micaela Fanelli, segretaria regionale del Pd durante la festa interregionale de l’Unità svolta ad Agnone.
“E’ indispensabile un riequilibrio territoriale per ciò che concerne i consiglieri da eleggere in Regione – ha detto ancora Cotugno –. Oggi, è sotto gli occhi di tutti come la provincia di Isernia con soli due consiglieri su venti, è fortemente penalizzata. Per quanto riguarda i contenuti – ha spiegato Cotugno – sono pienamente d’accordo sull’abolizione del listino, mentre se vogliamo possiamo discutere sul voto disgiunto, sui collegi e sui mandati. Fondamentale – ha concluso – che la nuova legge venga presentata quanto prima”.
La risposta della Fanelli non si è fatta attendere: “Il testo è già nelle mani del governatore Frattura. Anch’io sono dell’avviso che il territorio della provincia di Isernia vada premiato”.
A fare i conti ci ha pensato Marcello Miniscalco, segretario regionale del Psi, che prima ha voluto fare un passaggio sull’esistenza della Regione Molise. “O dimostriamo capacità di sviluppo, o sarà meglio aderire al progetto delle macroregioni”. Poi la legge elettorale regionale. “Su 300 mila votanti di cui 200mila sulla provincia di Campobasso e circa 100 mila su quella di Isernia – ha detto – il calcolo che viene fuori è quello di 14 consiglieri a 6”.
Ma la seconda e ultima giornata della festa de l’Unità, ha visto un altro tema sul tavolo dei relatori: quello del referendum costituzionale.
Candido Paglione, politico di rango e sindaco di Capracotta ha ammesso come bisogna far capire alla gente che la Costituzione non sarà cambiata, bensì modificata laddove è necessario farlo, e cioè nella seconda parte. Ormai il bicameralismo perfetto – ha poi aggiunto Paglione – non funzionapiù. Ci sono leggi che vengono rimpallate dalle due Camere da dieci anni e adesso che si ha possibilità concreta di farle approvare in settanta giorni, che facciamo votiamo no? Inoltre – ha proseguito Paglione – una vittoria del sì garantirebbe una maggiore stabilità al governo che negli ultimi anni è cambiato sei volte. Un record tutto italiano. Wiston Churchill diceva: “Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare”, ha concluso il primo cittadino di Capracotta.
Tra gli ospiti presenti oltre l’europarlamentare Gianni Pittella, anche il neo eletto presidente della Provincia di Campobasso, Antonio Battista.