«Il 15 giugno alle ore 20,30 inaugureremo il ponte Flaiano a Pescara. Funzionalità e bellezza fuse in un’opera unica».
E’ l’annuncio lanciato sui social dal governatore d’Abruzzo, Luciano D’Alfonso.
Il ponte è ovviamente a Pescara, un’opera spaziale, faraonica, che non ha alcuna utilità pratica e funzionale se non quella di far passeggiare i turisti da una parte all’altra della città. E va benissimo, ci mancherebbe, un bellissimo ponte inutile, un inno allo spreco, all’apparenza, specchio perfetto della classe politica… ma, c’è un ma.
Eh sì, perché mentre sulla costa adriatica si inaugura, con tanto di spumante e vallette strafighe, questa inutile opera d’arte, nell’entroterra d’Abruzzo, nell’Alto Vastese ad esempio, si circola ogni giorno su strade che definire mulattiere è un complimento.
E quelle strade dissestate e pericolose i cittadini dei centri montani non le usano per passeggiare con le chiappe rinfrescate dalla brezza marina, ma le percorrono quotidianamente per andare a lavoro o a scuola, per correre in ospedale in caso di necessità.
Figli e figliastri: sulla costa i ponti fighetti da passeggio, sui monti nemmeno le mulattiere…
«Vi aspetto tutti all’inaugurazione del 15 giugno, ore 20,30» scrive il governatore. E se dall’Alto Vastese partissero degli autobus, con centinaia di pacifici ma incazzati contestatori a bordo, per rovinare la festa dell’inutile ponte?
Francesco Bottone
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