ISERNIA – Nell’ambito di una attività di monitoraggio presso case di riposo per anziani tra Isernia e comuni limitrofi, i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro, del N.A.S., Nucleo Antisofisticazione e Sanità, e dei reparti territoriali del Comando Provinciale di Isernia, hanno scoperto presso una struttura la presenza di operatori che svolgevano la loro attività di servizio senza essere mai stati regolarmente assunti e senza possedere i requisiti necessari per espletare i loro compiti. La società che gestisce la struttura è stata segnalata alla competente Autorità amministrativa e sanitaria per i provvedimenti di competenza.
A Venafro, i militari della locale Stazione, hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Isernia, per il reato di furto aggravato, una 50enne di Fontegreca, in provincia di Caserta, e suo figlio 20enne. Secondo quanto accertato dai militari, la donna, badante presso una famiglia del luogo, con la complicità del figlio, in più occasioni aveva sottratto dall’abitazione dove lavorava numerosi monili in oro per un valore di svariate migliaia di euro. Il passo falso che ha consentito i Carabinieri di incastrare la coppia, è stato il fatto che i due hanno venduto presso un “compro oro” i gioielli rubati, che sono poi stati riconosciuti dai proprietari.
A Castel San Vincenzo invece, i militari della locale Stazione, hanno avanzato una proposta di applicazione della misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno, nei confronti di un 52enne ed un 35enne, entrambi di origine serba, con a carico numerosi precedenti per furto in abitazione ed altri reati di particolare allarme sociale, sorpresi mentre si aggiravano nella zona periferica del comune molisano. In considerazione dei loro precedenti e non avendo saputo fornire valide giustificazioni circa la loro presenza in quel luogo, i due sono stati fermati ed accompagnati in caserma dove sono state avviate le procedure per la misura di prevenzione.