Si è tenuto nei giorni scorsi a Chieti l’ultimo Consiglio provinciale. Si è chiusa un’era, quella delle Province elette dal popolo sovrano. Perché così ha deciso un governo fatto di persone non elette. Pubblichiamo, di seguito, alcuni stralci dell’intervento dell’assessore e vicepresidente dell’ente, Antonio Tavani. Autocritica, quella dell’assessore, ma anche la denuncia pubblica di una casta fatta di eletti e soprattutto di non eletti, di burocrati, di passacarte stipendiati con denaro pubblico, di funzionari incapaci di adattarsi ai cambiamenti e alle necessità del momento. Critiche per la Regione, per i «tromboni» della Regione, di destra e di sinistra, che in un momento di difficoltà hanno avuto anche il coraggio di allungare la “vita” del Consiglio al solo scolpo di intascare le indennità. E Tavani si toglie qualche sassolino dalla scarpa.
«Ho mostrato delle marcate incapacità in questi 5 anni. Sono stato incapace di azzerare 150 milioni di debito, nella seconda provincia più indebitata d’Italia.
Sono stato incapace di evitare che in ogni annualità si dovessero riconoscere milioni e milioni di € di debito fuori bilancio, tutti all’attenzione dellaCorte dei Conti oggi. Milioni che abbiamo dovuto pagare mandando in default unente che altri, tanti altri, prima di noi avevano pesantemente indebitato. Inumeri non sono confutabili.
Sono stato incapace di vedere affermato in Giunta un principio sacrosanto, cioè che i sacrifici enormi ai quali noi stiamo sottoponendo le famiglie, le imprese che vivono questa provincia, i nostri pendolari, i nostri studenti…. questi sacrifici enormi dovevano essere partecipati anche dai dipendenti e dai funzionari di questo Ente. Così non è stato, dobbiamo essere sinceri, diretti, leali e onesti nel riconoscere che tali sacrifici questa classe di dipendenti – che tutti avete ringraziato e che voglio ringraziare anche io perché non voglio fare di tutt’erba un fascio – non li ha sopportati. Altrimenti sarebbe stato più facile aprire quel forziere inaccessibile che si chiama “produttività” e che ogni anno costa ai contribuenti 2.000.000 di euro; un vero e proprio tesoretto, questo sì, che continua ad essere distribuito ed elargito con concertazioni (alle quali la parte politica non partecipa) dove la parola produttività ne è solo il titolo di testa, ma secondo logiche che hanno a che vedere con la clientela e con la difesa di vecchie,consolidate e stantie rendite di posizione, così come la stessa cosa dovrei dire per molte delle posizioni organizzative di questo Ente, della cui genesi si perde la memoria nei decenni.
Sono stato incapace di convincere il Presidente Chiodi, che anche io ho eletto alla Regione Abruzzo, che quando dichiarò di aver risparmiato 40.000.000 di euro queste somme dovevano andare alle strade, prima unica e vera priorità della regione. Sono stato incapace di convincerlo anche dicendogli “fai una gara unica regionale perché non vogliamo fare altro che sistemare le strade”, se io sono stato incapace diconvincere Giovanni Chiodi, poi ci ha pensato l’elettorato abruzzese che l’ha mandato a casa, perché 40.000.000 di € sull’IRAP vi garantisco, da chi l’IRAP la paga come altri di colleghi, sono assolutamente invisibili alle imprese. Nessuno si è accorto che la Regione Abruzzo ha diminuito l’IRAP.
Sono stato incapace di convincere i “tromboni” del Consiglio Regionale adestinare il 3% dei FAS che non abbiamo speso, e guardo la mia parte politica, e che non abbiamo speso nemmeno per le strade della Regione Abruzzo; il 3% erano 20.000.000 di €, una goccia in un mare di un disastro incredibile come quello che voi conoscete, ma io sono stato incapace di convincere i miei Consiglieri Regionali a destinare il 3% alle strade, pur avendolo ufficialmente chiesto.
Sono stato incapace di convincere i miei cantonieri a montare il GPS sullaloro macchina per poi vedere dopo 5 anni Procura e Finanza negli uffici delsettore acquisire movimenti, atti e i rimborsi chilometrici di qualcuno di essicantonieri, beh se avessero accettato il mio consiglio probabilmente ci sarebbestato più autocontrollo cosa che peraltro si fa in altre aziende. Lo si fa percontrollo di gestione e per sicurezza dei lavoratori.
Sono stato incapace di convincere il mio personale a lavorare meglio, ad essere più produttivo, sono stato incapace perché quando ho riunito qua in questa aula il mio personale un rappresentante sindacale della mia parte politica mi ha accusato di avere un “atteggiamento antisindacale”. Io nella mia azienda non sono mai stato tacciato di comportamento antisindacale, però so che quando ho chiesto di più i miei dipendenti hanno dato di più e hanno avuto di più, se io salvo l’azienda salvo il mio posto di lavoro e salvo anche il loro posto di lavoro, oppure se vi piace così sono loro che salvano il proprio e anche il mio. Il risultato è il medesimo.
Sono stato incapace di oppormi, anzi di farmi ascoltare in Giunta per evitareche con troppo facilità e superficialità si desse l’ok a declassamenti di personale, a trasferimenti di personale, a piani ferie non concordati, a ferie comunque in qualsiasi periodo dell’anno e anche in emergenza.
Sono stato incapace a organizzare il lavoro del mio settore con “4 gatti”.
Sono stato incapace di oppormi alla impossibilità tecnica, politica, finanziaria, legale ed economica di assumere 219 interinali, quelli che c’erano l’ultimo giorno della passata legislatura. Oggi cono ZERO. Zero. Mi fa piacere per chi li ha avuti a disposizione, li aveva il collega assessore che mi ha preceduto e anche quello che lo ha preceduto, noi però non siamo stati messi nelle condizioni di assumere personale interinale.
Sono stato incapace di trovare soluzioni al blocco del turnover, avevamo 250dipendenti sulle strade ed oggi ne abbiamo 50! O poco più….. abbiamo 30 capicantonieri e 25 cantonieri, noi l’erba non la taglieremo, sarebbe stolto oggi rassicurare tutti sullo sfalcio, non la taglieremo perché non siamo in grado di assumere impegni di spesa.
Sono stato incapace di convincere i Sigg. Consiglieri Regionali a restituire le 6 mensilità che indebitamente hanno percepito da dicembre 2013 a maggio 2014, quando destra e sinistra insieme con pochissime rare eccezioni scrissero una pagina storica NEGATIVA per la Regione Abruzzo; non andare a votazione ha consentito a ciascuno dei 45 consiglieri di percepire 6 mensilità aggiuntive, certo a i “nostri” si assumono la responsabilità politica della sconfitta;bene, ho chiesto che quei 40, 50, 60.000 € extra – o una parte di essi –venisse destinata volontariamente alle strade; hanno fatto comodo quei soldi anche a qualche trombone dell’Abruzzo meridionale, che ha pensato a fare comunicati stampa per rivendicare soldi che facevano parte del PTVR 2008/2010! Questi “consiglieri” erano troppo impegnati a fare in modo che la vergognosa legge anti Sindaci non venisse toccata, che nessuno dei 40 Assessori Provinciali di questa regione potesse candidarsi, e poi si ci si meraviglia se perde una parte politica che governava 4 Province e le maggiori città abruzzesi? E tu impedisci ad un’intera classe di correre?
Sono stato incapace di far entrare in quest’aula il 18 novembre 2013 uno solo dei Deputati e Senatori eletti nella Regione Abruzzo, eccezione fatta per l’On.Amato che ringrazio oggi per allora, perché nessuno di loro, dei nominati, si è venuto a preoccupare di quella che noi chiamammo allora mobilitazione per le strade provinciali, “salviamo almeno le provinciali”, quando già tutti avevano buttato a mare le Province. Siamo stati incapaci difarci ascoltare, ecco perché sorrido quando leggo D’Amico, quando leggo Radica,quando leggo qualcun altro affermare …..“ci affideremo a D’Alfonso, ci affideremo a Legnini, ci affideremo a questa classe politica”…..ma è proprio questa classe politica che ci ha pensionato, ma non ha pensionato noi, ha pensionato il futuro dei nostri figli, dimenticandosi di STRADE e SCUOLE!
Sono stato incapace di convincere il mio settore – che ho sempre difeso – che quando diluvia, e su questa Provincia, su queste strade diluvia da 5 anni ormai ininterrottamente….. non si può andare in giro con l’ombrellino tascabile come quando splendeva il sole dei BOP, dei MUTUI, degli INDEBITAMENTI, dei 250 INTERINALI,delle SPESE FACILI e anche di quelle DIFFICILI. Bisognava aprire l’ombrellone quadratoe bisognava fare SOLO quelle 4 cose che erano necessarie tralasciando con coraggioaltre cose non necessarie seppure obbligatorie; da 5 anni gestiamo un’emergenzacome quando succede un terremoto, e in quei casi si pensa prima ai feriti gravie poi a chi si è rotto il polso. Noi no, abbiamo continuato ad occuparci del polso e i feriti gravi che sono le nostre strade sono rimaste così o forse sono già decedute.
Sono stato incapace di convincere il mio Dirigente a cambiare marcia, facendoscelte che potevano anche essere dure, ma eravamo in guerra; lo voglio ringraziareper la sua abnegazione, perché è una persona onesta, il primo ad entrare nel settore e l’ultimo ad uscire, ma avevamo bisogno di un altro approccio, di un altro scatto di orgoglio, di maggiore autorevolezza, di più impeto, di una sorta di ribellione. Combattendo.
Sono stato incapace di sdraiarmi sui banchi del Governo a Roma nel 2012, ma forse andrebbe ricordato con orgoglio quello che questa Provincia ha fatto in occasione della nevicata del 2012, una nevicata che non si ripeteva da 56 anni.Quella è una bella medaglietta che questa Provincia (e non questa Regione) può appendersi al petto, aver saputogestire quella emergenza notte e giorno e con quel ridottissimo personale,inoltre nell’assoluta incertezza delle somme, degli stanziamenti, del pagamentodegli straordinari, della neve, del ghiaccio, del gasolio ecc. ecc.. Quando il Governo Monti stabilì che sitrattava di una calamità nazionale e volle “rimborsare” tale eccezionalità nazionalecon 0 euro (!), beh…. avrei voluto vedere più consiglieri regionali e piùdeputati accanto a me a protestare……..quell’emergenza è costata mesi di lavoroa questa Provincia, intanto quei 15 giorni tremendi di neve e ghiaccio, poi mesidi lavoro per preparare carte carteggi fatture relazioni perizie che sono staterimborsate e risarcite con 200.000 euro su tutto il territorio regionale!!! Sonostato incapace di appiccare fuoco achi aveva detto che c’era un’emergenza e poi se n’è sbattuto – scusate –altamente! Ma ero solo, solo con la nostra amministrazione.
Sono stato inoltre incapace di occupare i banchi dellaRegione, della mia Regione, quandodopo le frane e le alluvioni del 2013 (dicembre e novembre) sono arrivati i soldi e guarda un po’…..stavolta gli strateghi della Regione, dopo che noi lavoriamo per i progetti, dopo che noi finiamo anche sotto processo come è accaduto a Tollo per fermare un versante in frana, cosa fanno i “prelati regionali”? Si tengono le somme e oggi in pieno luglio, nessun intervento è realmente cominciato.
Sono stato incapace di convincere il Dirigente di Ragioneria a non bloccare gli impegni di spesa giàdal 4 giugno 2014. Noi non possiamo acquistare più nulla, né affidare alcun lavoro, né programmare alcun intervento.
Io sarò incapace di convincere il Presidente/Commissario Di Giuseppantonio nei 6 mesi in cui resterò qua a titolo gratuito – perché così vuole la legge fatta dai nominati – ad approvare un Bilancio che già oggi manca di 5.000.000 di euro!!!!Un Bilancio senza coperture, grazie ai drammatici tagli di chi ha toltosperanza, ossigeno e futuro a strade e a scuole italiane.
NOI non sfalceremo l’erba, NOI nonabbiamo realizzato l’annuale 2011, NOI non abbiamo realizzato l’annuale 2012, NOI non abbiamo realizzato l’annuale 2013, NOI non realizzeremo l’annuale 2014 pur con tutti gli Emendamenti che erano ampiamente concordati a novembre 2013 quando questo Ente stava approvando il Bilancio Preventivo (nessuno lo ricorda!), NOI non faremo nulla di tutto questo ma dopo di NOI credo purtroppo che non lo farà nessuno per tantissimi anni.
Quello che voglio fare oggi èlanciane un ulteriore grido di allarme e di protesta, l’ennesimo, perché questa pseudo-riforma lascia 3 grandi competenze ad un Ente che tutti fanno a gara demagogicamente e populisticamente per sopprimere, ma poi lascia proprio alla “nuova Provincia” le competenze delle strade, le competenze delle scuole e le competenze della tutela ambientale.
Io sono preoccupato daimprenditore, da cittadino e da papà perché guardare il Senato che si stadisegnando a Roma è quanto di peggio può partorire la politica in questomomento, e lì c’è il Governo attuale, ma c’è anche chi lo sostiene da dentro eda fuori. Nessuno si può chiamare fuori della recente partitocrazia.
Vedete – e chiudo – qui non parliamo di politica, non parliamo di massimi sistemi, non parliamo di pace nel mondo e terrorismi internazionali, parliamo di una cosa molto più semplice, molto più banale: il futuro dei nostri figli.
Io credo che non ci può essere futuro dei nostri figli se non assicuriamo loro delle strade da percorrere e delle scuole dove imparare quello che noi abbiamo imparato.
Il 1 gennaio 2015 noi non saremo in grado di assicurare questo ai nostri figli».