Caccia e turismo: il Molise ammette mille e duecento cacciatori extraregionali.
Gli appassionati smuovono l’economia notoriamente depressa delle zone più periferiche e montane.
«Nel corso di due riunioni informali tenutesi alla presenza dei presidenti dei tre ambiti territoriali e dei presidenti delle Associazioni venatorie riconosciute, ho chiesto un parere sugli ingressi degli extraregionali adempiendo allo spirito di condivisione che ho cercato da sempre con il mondo venatorio. – spiega il consiglier regionale del Molise delegato alla Caccia, Cristiano Di Pietro – Tuttavia nessun interlocutore ha ritenuto opportuno darmi un parere esplicito in merito, pertanto ci siamo regolati basandoci sulla legge. Rispetto alla stagione 2017/2018, come da art. 22, comma 13, L.R. 19/93, considerata la capienza venatoria dell’intero territorio regionale calcolata sulla base della programmazione venatoria stessa, il numero massimo di cacciatori ammissibili non residenti in regione sarà così ripartito nei singoli Ambiti Territoriali di Caccia: A.T.C. N.1 CAMPOBASSO N. 300, A.T.C. N.2 TERMOLI N. 600, A.T.C. N.3 ISERNIA N. 300».
Mille e duecento persone in più che mangiano, bevono, dormono, mettono benzina e comprano prodotti locali anche e soprattutto nelle zone dell’Alto Molise notoriamente depresse dal punto di vista economico.